Insegnamento di sostegno in Italia: difficoltà e come superarle

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Diventare insegnante o docente in Italia non è mai stata cosa semplice. Terminato il percorso accademico, occorre ottenere l’abilitazione all’insegnamento di sostegno, inserirsi in graduatorie per supplenze, superare concorsi pubblici a titoli ed esami per diventare di ruolo. Un percorso fatto di attese e precarietà. 

Ma se il vostro desiderio è quello di insegnare avete a disposizione un percorso alternativo che può offrirvi sin da subito la possibilità di diventare un docente di ruolo: abilitarvi per l’insegnamento di sostegno. 

Qual è infatti la situazione delle scuole italiane tra fabbisogno e numero docenti con le competenze necessarie? Qual è il percorso per abilitarsi all’insegnamento? Cosa è cambiato?

Daremo risposta a tutte queste domande nell’articolo. 

Situazione delle scuole italiane tra fabbisogno e numero docenti di sostegno

Come si evidenzia dal Rapporto Istat 2019/2020 relativo all’’Inclusione scolastica degli alunni con disabilità’ si è andato creando un divario sempre più ampio tra il numero di alunni aventi necessità di sostegno e docenti aventi le competenze necessarie per dare tale sostegno. 

Come recita il rapporto Istat: 

Nell’anno scolastico 2019-2020 aumenta ancora il numero di alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane (+ 13 mila, il 3,5% degli iscritti). In crescita anche il numero di insegnanti per il sostegno, con un rapporto alunno/insegnante migliore delle previsioni di legge, ma il 37% non ha una formazione specifica. Carenti gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione nel Mezzogiorno, dove il rapporto alunno/assistente è di 5,5, oltre 11 in Campania e in Molise.”

Nell’anno scolastico 2019-2020, gli alunni aventi qualche disabilità sono stati circa 300.000 a fronte di poco più di 176.000 docenti di sostegno. Negli ultimi anni, l’incremento percentuale, è stato costante del 6%.

Il dato ancora più allarmante, come riferisce il suddetto rapporto Istat, è che il 37% dei docenti che seguono gli alunni con disabilità non ha una formazione specifica quindi in realtà non è adeguatamente preparato per aiutarli effettivamente o per insegnare in modo diverso. Sono infatti docenti scelti dalle liste curricolari.

Tra gli assistenti che operano nelle nostre scuole risulta poco diffusa la conoscenza della lingua italiana dei segni (LIS) che riguarda solo il 5% degli operatori. Gli alunni con altri bisogni educativi speciali rappresentano l’11% degli iscritti nella scuola secondaria e il 6,5% nella scuola primaria di primo grado in più rispetto all’anno precedente.

Abilitarsi al sostegno è quindi diventata l’opportunità più favorevole per ottenere correttamente un posto stabile all’interno della scuola italiana

Come diventare insegnante di sostegno?

Fino a qualche tempo fa, viste le limitazioni ai corsi di sostegno in Italia, chi voleva ottenere l’abilitazione TFA (Tirocinio Formativo Attivo) era costretto a trasferirsi all’estero per circa 7- 8 mesi per frequentare un corso di specializzazione all’abilitazione. 

In base alla direttiva comunitaria 2005/36/CE, recepita nel DL 11/2007 n. 206, è infatti possibile conseguire l’abilitazione TFA all’estero e, una volta rientrati in Italia, richiedere il riconoscimento al Ministero dell’Istruzione (MIUR). Si entra quindi a far parte delle graduatorie di pertinenza (II fascia) e si inizia ad insegnare una volta assunti. 

Quali sono i titoli di studio con cui poter accedere ai corsi di specializzazione all’insegnamento di sostegno?

È necessario essere laureati secondo il nuovo o il vecchio ordinamento. Anche una laurea triennale, oltre che quella a percorso unico, offre l’opportunità di accedere ai corsi di abilitazione. 

Cosa è cambiato? 

La cosa davvero interessante è che adesso non è più necessario recarsi all’estero per ottenere l’abilitazione TFA al sostegno. Sono stati presi accordi con le Università Europee perché possano erogare i loro percorsi di specializzazione sul territorio italiano. 

Quindi sono sempre Università Europee ad erogare il titolo abilitativo, e sarà sempre necessario doverlo far riconoscere dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, ma non ci sarà più la necessità di recarsi all’estero con tutte le conseguenti spese per vitto e alloggio. 

Si potrà studiare presso una delle sedi autorizzate in Italia ed effettuare il tirocinio presso un istituto o una struttura del territorio. 

Come abilitarsi al sostegno oggi?

Attraverso il portale Abilitati al sostegno, ci si potrà iscrivere per ottenere la specializzazione nelle sedi autorizzate di Angri, Aversa, Salerno e Napoli. In un futuro molto prossimo, si autorizzeranno anche altre sedi nelle città di Roma, Caserta, Casoria, Frattamaggiore, Pozzuoli, Sant’Antimo, Reggio Calabria e tante altre. 

Fatto rilevante è che proprio la Campania, insieme al Molise, quella che ha il divario maggiore tra alunni con disabilità e docenti specializzati. 

Il corso si struttura in 1500 ore comprensive di didattica ma anche pratica e tirocinio. I crediti formativi sono 60 in totale. Per svolgerlo in modo completo saranno necessari 7 – 8 mesi. 

Nel percorso non ci si dovrà preoccupare di nulla, il materiale verrà fornito allo studente direttamente dalla struttura. Per ottenere informazioni dettagliate è possibile contattare Abilitati al Sostegno scrivendo una mail a info@abilitatialsostegno.it oppure chiamando il numero verde 800 719 719.

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