Mario Pittoni, Lega
Mario Pittoni, Lega

Immissioni in ruolo docenti per l’anno scolastico 2021/22, il vicepresidente della Commissione Cultura in Senato, Mario Pittoni, è nuovamente intervenuto a proposito degli auspicati interventi correttivi da attuare in Parlamento prima della conversione in legge del Decreto Sostegni Bis.

Immissioni in ruolo 2021, Pittoni: ‘Fondamentale un’intesa trasversale’

Il responsabile del dipartimento Scuola della Lega ritiene che sia ‘fondamentale un’intesa trasversale in commissione Bilancio alla Camera per approvare alcuni interventi correttivi del dl Sostegni bis sulla scuola. L’obiettivo del ministero di garantire tutti gli insegnanti in cattedra a settembre, praticabile con la prima bozza di decreto ispirata al nostro ddl 1920, diventa infatti una missione quasi impossibile col provvedimento attualmente all’esame del Parlamento’. 

Assunzioni 2021, Pittoni: ‘Ne servirebbero non meno di 120mila’

‘Quest’anno – ha spiegato il senatore Pittoni – servirebbero non meno di 120 mila assunzioni vere, cioè a tempo indeterminato, per riportare ordine nel sistema scolastico. Ma la bozza del decreto alla quale si stava collaborando è rimasta vittima dei veti grillini e tutto si è fermato, portandoci fuori tempo massimo per una soluzione applicabile già il prossimo anno scolastico.’

Pittoni: ‘Possiamo limitare i danni se passa emendamento per estensione alla seconda fascia GPS ‘

‘Possiamo comunque limitare i danni – sottolinea l’esponente della Lega – arrivando ad assumere fino a 70-80 mila insegnanti su posti vacanti e disponibili (quindi finanziariamente coperti) se passa l’emendamento che estende alla seconda fascia l’accesso al ruolo, aggiungendo magari chi è in prima fascia senza i tre anni canonici di servizio ma è fornito di titoli particolari come, per esempio, la specializzazione sul sostegno. Se arrivano i voti dell’intero centrodestra e almeno una parte del centrosinistra (su alcuni punti l’accordo c’è già), abbiamo i numeri. E sarebbe una delle rare occasioni negli ultimi anni in cui il Parlamento riesce a imporre la propria volontà, creando fra l’altro le condizioni – conclude Pittoni – per chiedere un decreto interamente dedicato ai principali problemi del settore’.