Pensione anticipata 2021: quanto si rischia di perdere?

Pensione anticipata 2021: quanto si rischia di perdere a lasciare prima il mondo del lavoro. Ecco tutti i casi possibili.

Pensione anticipata 2021: quanto si rischia di perdere ad uscire prima dal mondo del lavoro? Ecco, nello specifico, a quali penalizzazioni si può andare incontro.

Pensione anticipata 2021: le misure in vigore

All’interno del sistema previdenziale italiano la soglia per l’età pensionabile è attualmente fissato a 67 anni, requisito minimo per il raggiungimento della pensione di vecchiaia.

Tuttavia, per i lavoratori è comunque possibile uscire dal mondo del lavoro con qualche anno di anticipo grazie ad una serie di misure, tra cui:

  • la pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 mesi per le donne);
  • Quota 100, in scadenza il prossimo 31 dicembre;
  • Quota 41 per i lavoratori precoci;
  • isopensione e contratti di espansione;
  • Opzione donna, la misura che permette alle lavoratrici di andare in pensione a 58 anni (59 le autonome) con 35 anni di contributi;
  • l’Ape sociale per disoccupati, caregivers e invalidi almeno al 74%;
  • il pensionamento a 63 anni di età e 36 anni di contributi per i cosiddetti lavoratori gravosi.

Ma quanto si rischia di perdere sull’assegno pensionistico in ognuno di questi casi? Vediamo alcuni esempi.

Quanto si perde sull’assegno

Per accedere in anticipo alla pensione, nella maggior parte dei casi, il lavoratore è costretto ad accettare in cambio alcune penalizzazioni più o meno significative sull’assegno.

Con Quota 100, per esempio, non si va incontro ad alcuna decurtazione sull’importo pensionistico. Tuttavia, l’unica penalizzazione è legata al minor numero di anni di contributi versati.

Ad ogni modo, per quanto riguarda buona parte delle altre misure attualmente in vigore, lasciare prima il mondo del lavoro implica il calcolo dell’assegno interamente con il sistema contributivo e, di conseguenza, una riduzione significativa dell’assegno Inps, come accade con Opzione donna.

Con Quota 41, invece, si stima che la perdita sull’importo si aggiri all’incirca intorno al 10%. Mentre chi accede alla pensione 5 anni prima riscontra una decurtazione che può arrivare anche fino al 22% rispetto alla soglia di vecchiaia.