riforma pensioni Mario Draghi
Mario Draghi

Riforma pensione 2022: a che punto è il governo Draghi? Ci sono novità per quanto riguarda il confronto con i sindacati? Ecco tutto quello che c’è da sapere a tal proposito.

Riforma pensioni 2022: la linea del silenzio

Benché nelle scorse settimane il Ministro del Lavoro Andrea Orlando avesse promesso ai lavoratori e ai sindacati di riaprire presto il confronto sul fronte della prossima Riforma pensioni, al momento pare prevalere ancora una volta la linea del silenzio.

Al di là, infatti, delle ipotesi già tempo preventivate sulle misure che potrebbero andare a sostituire Quota 100, non ci sarebbero ancora delle novità concrete.

Dal canto loro i sindacati sembrano rimanere ben saldi sulle proprie posizioni, secondo cui bisognerebbe consentire l’accesso alla pensione con:

  • 62 anni di età;
  • o 41 anni di contributi versati.

Ad ogni modo, anche se le lancette sull’orologio continuano a scorrere, il governo non si è ancora espresso esplicitamente su questo tema così delicato.

Le promesse del governo

Come ribadito durante le scorse settimane, il Ministro Orlando aveva promesso di riaprire il confronto sulla Riforma previdenziale entro la prima parte del mese di giugno. Tuttavia, ad oggi, non è ancora possibile sapere cosa accadrà a partire dal prossimo anno.

Di fatto, prima di pronunciarsi in merito, il governo starebbe aspettando di raccogliere alcuni dati fondamentali che definiranno un quadro più completo della situazione attuale del Paese.

Bisogna, quindi, specificare che in realtà i lavori stanno in questo senso proseguendo per cercare di risolvere il problema relativo al superamento di Quota 100 e quello riguardante le pensioni delle future generazioni.

Ciò che, però, è ormai inevitabile è velocizzare per quanto possibile i tempi del confronto.