Con la prossima Riforma del sistema previdenziale sarà possibile andare in pensione a 64 anni? In tal caso, quali saranno i requisiti necessari? Ecco cosa c’è da sapere.
Si avvicina la scadenza di Quota 100
Se da un lato manca sempre meno alla scadenza di Quota 100, dall’altro i sindacati stanno tornando alla ribalta per trovare una via d’uscita “dalla gravissima crisi prodotta dalla pandemia”.
Secondo i rappresentanti delle diverse parti sociali ad oggi servirebbe, di fatto, “un Patto per il Paese che unisca lavoratori e pensionati, giovani e anziani, donne e uomini in un obiettivo prioritario. Aumentare i posti di lavoro non precari e pagati il giusto, a partire da giovani e donne”.
Un progetto senza dubbi a lungo raggio che avrebbe come diretta conseguenza riuscire a garantire pensioni eque sia per i lavoratori di oggi sia per quelli di domani.
In pensione a 64 anni: i requisiti
Alla luce delle considerazioni fatte finora, anche il presidente di Manageritalia Mario Mantovani ha avanzato l’ipotesi di una possibile uscita dal mondo del lavoro con:
- 64 anni di età;
- 30 di contributi versati.
“Occorre superare quota 100 e le nostre idee vanno sempre nella direzione della sostenibilità”. Ha dichiarato in occasione dell’assemblea nazionale della federazione dei dirigenti.
“A nostro parere però provvedimenti eccessivamente incentivanti caricano costi sul bilancio dello Stato che poi si scaricano sulle generazioni future”.
La sua proposta si baserebbe, pertanto, su un provvedimento equo e ben ragionato che fisserebbe rispettivamente a 64 e 30 anni il requisito anagrafico e quello contributivo.
“Crediamo che così si possa creare un sistema sostenibile che vada gradualmente a convergere verso un sistema puramente contributivo che tra qualche anno sarà il sistema di tutti”. Ha, infine, concluso Mantovani.
Ad ogni modo, non sapremo prima di qualche mese quale sarà la strada maggiormente percorribile sul fronte della Riforma delle pensioni.
