Come ripartirà la scuola a settembre? Quali sono gli scenari futuri? Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ne ha parlato durante i lavori del G20 e in occasione della conferenza stampa che ha tenuto presso l’Auditorium del Monastero dei Benedettini a Catania. Abbiamo sentito, a questo proposito, la segretaria generale di Cisl Scuola, Maddalena Gissi, che ringraziamo per la Sua cortese disponibilità.
Maddalena Gissi (Cisl Scuola): ‘La scuola ha bisogno di un’attenzione diversa’
Segretaria Gissi, siamo stati presenti alla conferenza stampa del G20 di Catania sul tema Istruzione: il ministro Bianchi e gli altri ministri hanno ribadito l’impegno a ‘non lasciar indietro nessuno’. Per Cisl Scuola, cosa significa ‘non lasciar indietro nessuno’ e chi rischia di essere invece lasciato indietro?
‘La scuola ha bisogno di un’attenzione diversa, ce lo ha ben descritto il ministro Bianchi durante il lavoro del G20. Abbiamo bisogno di riprendere il mondo dei ragazzi che abbandonano, dei bambini che hanno gravi difficoltà di disagio sociale, economico, familiare.
Noi non possiamo essere osservatori e, mi permetto di dire, la politica non può essere uno sterile osservatore. Noi dobbiamo guardare con attenzione agli ultimi, a coloro che abitano nelle periferie e guardano la scuola come opportunità, come garanzia di diritto allo studio per tutti e per ciascuno ma nello stesso tempo come grande ascensore sociale.
C’è tanto abbandono, la DAD, la distanza, hanno creato un divario che il PNRR intende colmare. Vedremo quali sono gli interventi.
‘Tempo pieno? Si, ma non dobbiamo confondere le idee’
‘Ci vuole il tempo pieno – prosegue Maddalena Gissi – ma non dobbiamo confondere l’idea di mettere in campo un tempo pieno che è una fantasiosa immagine di scuola più scuola pomeridiana aperta al territorio.
Proviamo a vedere se, per ordinamento, riusciamo a tenere le scuole aperte per 40 ore e, comunque, li dove non sarà possibile, creiamo quelle condizioni di reti, di patti di comunità, perché il mondo del terzo settore sia pronto e sensibile come ha dimostrato in tante occasioni per avvicinare gli ultimi.
Noi dobbiamo prenderci cura della scuola come Paese – conclude la segretaria generale Cisl Scuola – proviamo a vedere se c’è un salto di qualità da parte della politica’.