Anief vince ancora in tribunale per il riconoscimento della Retribuzione Professionale docenti (RPD) anche negli stipendi dei supplenti brevi e temporanei. Il sindacato informa che nelle ultime settimane i Tribunali del Lavoro di Bari, Reggio Emilia, Trapani e Verona, hanno accolto in toto i ricorsi e condannato il Ministero dell’Istruzione. Ricordiamo che gli importi variano da 164,00 euro fino a 257,50 euro nello stipendio mensile.
RPD nello stipendio: è un diritto
Come dimostrano le vittorie ottenute dai legali Anief, l’RPD è un diritto economico di tutti i docenti, anche precari brevi e temporanei. Negli ultimi mesi il giovane sindacato ha depositato centinaia di ricorsi. L’obiettivo è rivendicare il pieno diritto a percepire la Retribuzione Professionale Docenti per supplenti “brevi” o che avevano stipulato le cosiddette “supplenze covid”.
I Giudici del Lavoro di tutta Italia continuano ad accogliere i ricorsi Anief.
I docenti sono tutti uguali
“La Cassazione ha chiarito già da tempo che per il personale assunto per espletare incarichi di durata inferiore a quella annuale si pongono le medesime finalità di valorizzazione della funzione e di riconoscimento del ruolo svolto dagli insegnanti e dal personale ATA, in relazione alle quali il trattamento accessorio è stato istituito e, dunque, deve essere sempre e comunque riconosciuto ai lavoratori”. Approfondisci l’argomento.