Chi può presentare la domanda di messa a disposizione (MAD) per le supplenze 2021/22 dei docenti? In teoria, tutti coloro che sono inseriti nelle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) e in quelle di Istituto non possono presentarla. Questo è quanto prevede la nota sulle supplenze dell’a.s. 2020/21. Ma l’anno scorso c’è poi stata una deroga. Ci sarà anche quest’anno?
MAD e docenti delle GPS e GI
La nota n. 26841 del 5 settembre 2020 , contenente le indicazioni per le supplenze, ha portato una novità: le MAD potevano essere presentate per una sola provincia e dai docenti non inseriti in nessun tipo di graduatoria. Si legge:
“Le domande di messa a disposizione devono essere presentate esclusivamente dai docenti che non risultino iscritti in alcuna graduatoria provinciale e di istituto e possono essere presentate per una provincia da dichiarare espressamente nell’istanza. Qualora pervengano più istanze, i dirigenti scolastici daranno precedenza ai docenti abilitati e ai docenti specializzati.“
Ma indicazioni diverse sono giunte qualche settimana dopo, per via delle esigenze scolastiche.
MAD, cambiano le indicazioni
La nota successiva n. 34365 del 4 novembre 2020, ha poi rettificato le indicazioni precedentemente fornite su chi poteva presentare la MAD. In via eccezionale, è stato possibile “limitatamente all’anno scolastico in corso (2020/21), procedere alla nomina attraverso le MAD dei docenti inclusi anche in GPS o in graduatorie di istituto di altre province“. C’erano due condizioni:
- che fossero concluse le operazioni di nomina dalle GPS nell’ambito territoriale di riferimento e in quello di inclusione dell’aspirante;
- e che fossero esaurite le graduatorie di istituto della scuola interessata e delle scuole viciniori.
Supplenze a.s. 2021/22: quali regole?
In base alle due note sopra citate, per le supplenze 2021/22 i docenti iscritti in GPS e GI non possono presentare le MAD. La seconda nota, infatti, specifica che la deroga riguardava solo lo scorso anno scolastico.
Però, non è possibile prevedere se quest’anno si presenterà lo stesso tipo di necessità legata alle supplenze, che si è presentata nel 2020/2021. Per cui non è possibile escludere del tutto, al momento, una nuova deroga da parte del Ministero dell’Istruzione.