Scuola, come si ripartirà a settembre? In quale situazione ci troveremo, con il Covid, all’avvio del prossimo anno scolastico? Ne ha parlato il sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, Rossano Sasso.
Ritorno a scuola a settembre, Sasso: ‘Sul piano sanitario ancora troppe incertezze’
‘L’inizio del nuovo anno scolastico è dietro l’angolo – ha scritto il deputato leghista – ma da più parti si percepisce una tendenza all’attendismo che di certo non giova al mondo della scuola. Il ministero dell’Istruzione ha messo a disposizione centinaia di milioni di euro per aumentare la sicurezza all’interno degli istituti, grazie all’installazione di dispositivi di aerazione, ventilazione meccanica e sanificazione.
Si stanno affrontando i nodi della stabilizzazione degli insegnanti precari e del sovraffollamento delle classi, ma sul piano sanitario sono ancora troppe le incertezze che circondano la ripresa della didattica a settembre.’
Sasso: ‘Sulla scuola serve un cambio di passo perché il tempo stringe’
‘Limitarsi a dire che l’avvio dell’anno scolastico sarà con mascherine e distanziamento, quindi esattamente come nel 2020, non è sufficiente – scrive Sasso.
Ci sono altre questioni fondamentali che possono incidere a fondo su come si tornerà in classe e su cui chiediamo chiarezza alle autorità sanitarie e al Comitato Tecnico Scientifico: ad esempio il tema del monitoraggio e del tracciamento del virus.
I tamponi salivari, ideali soprattutto per i più piccoli data la loro scarsa invasività, sono stati autorizzati dopo una lunga fase di attesa, ma poi si è lasciato che le amministrazioni locali procedessero in ordine sparso senza indicazioni precise. Bisogna necessariamente completare la vaccinazione del personale della scuola – sottolinea Sasso – e c’è da definire uno dei nodi più delicati in assoluto, quello dei trasporti.
Ci vuole un cambio di passo perché il tempo stringe e farsi trovare impreparati all’appuntamento con il ritorno in classe sarebbe imperdonabile’.