Camera dei Deputati
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Stabilizzazione docenti precari per l’anno scolastico 2021/22, si profila un braccio di ferro tra il governo e una fetta della maggioranza per quanto riguarda l’assunzione dei precari. Lo sottolinea il quotidiano economico ‘Il Sole 24 ore’: se il governo, da una parte, difende il contenuto del decreto Sostegni Bis, dall’altra l’insolito asse PD-Lega insiste per un allargamento della platea alla seconda fascia delle GPS, sempre con il requisito delle tre annualità.

Stabilizzazione precari, braccio di ferro governo-forze politiche

I tecnici del governo, ed in particolare il MEF, starebbero pensando alla conferma dell’organico aggiuntivo Covid: 40mila prof a tempo determinato per permettere alle scuole di riaprire in presenza al 100 per cento anche con uno sdoppiamento delle classi. 

Palazzo Chigi sarebbe propenso all’assunzione ordinaria di 50mila docenti con annessa la mini-sanatoria per altri 18.500 precari: si vorrebbe puntare sui concorsi, con cadenza annuale, con un riconoscimento di una riserva di posti ai precari con 3 annualità di servizio (si parla di un massimo del 30 per cento di posti riservati). In buona sostanza, avanti col decreto Sostegni Bis, senza modifiche o quasi.

L’insolito asse Lega-PD

I partiti, invece, puntano all’allargamento della platea per quanto concerne le immissioni in ruolo, anche se con importanti differenze nelle soluzioni proposte.

Il Pd chiede di tenere conto, nel requisito dei 3 anni, anche il servizio prestato presso le paritarie e nel sistema Iefp, con una prova di ingresso selettiva, un tirocinio e una prova finale per la nomina in ruolo a settembre 2022.

La Lega, invece, spinge per l’estensione ‘ai docenti relegati in seconda fascia, il più delle volte per inadempienze dello Stato – spiega il senatore Mario Pittoni – la possibilità di concorrere per l’inserimento in ruolo, senza assurde prove preselettive che allungherebbero i tempi rendendo il provvedimento impraticabile’.

Per quanto riguarda i docenti di sostegno, si parla di sostanziale accordo politico sull’emendamento Vittoria Casa (M5S) che prevede l’immissione in ruolo dei docenti abilitati con un anno di servizio senza prove aggiuntive.