Continua in ambito politico il dibattito sul ritorno a scuola e i vaccini. Il Ministro Bianchi in un comunicato Ansa di poche ore fa precisa che in vista del rientro a scuola per il personale scolastico non sussiste nessun obbligo alla vaccinazione. L’appello in tal senso deve però essere forte e costante.
Bianchi, nessun obbligo a vaccinarsi e ritorno a scuola in presenza
Bianchi vuole assicurare il ritorno in presenza ed assicura di lavorare per questo. Ma afferma che tutti devono collaborare per poter ritornare alla normalità, non essendo solo compito del governo assicurare il riinizio in presenza. Insiste sull’importanza della condivisione dell’obiettivo per poter assicurare “una scuola in presenza che sia una scuola di affetti”.
Sollecita il Comitato Tecnico Scientifico a dare informazioni concrete su cui poi valutare le misure contrastive da adottare.
Speranza, per ritorno a scuola in sicurezza occorre promuovere vaccinazione capillare
Anche il Ministro della salute Speranza vuole promuovere una vaccinazione più capillare per il personale della scuola. Il Ministro afferma che la maggior parte dei docenti si è immunizzata e che occorre lavorare in quest’ultimo periodo perchè la restante parte si vaccini.
È necessario garantire una riapertura quanto più sicura possibile e sostiene che il metodo più efficace è l’incentivazione della vaccinazione.
Sileri, importanza della fase diagnostica e del rientro in presenza
In vista del rientro a scuola, alla trasmissione “Studio24” di Rainews24, il Sottosegretario alla Salute Sileri sottolinea l’importanza dell’organizzazione di un preciso monitoraggio: occorre controllare la situazione nelle scuole attraverso test rapidi, tamponi e test salivari per gli alunni più piccoli. Secondo Sileri è quindi necessario ottimizzare la fase diagnostica per ritrovarsi pronti a differenza dell’anno scorso.
Sileri sostiene inoltre l’importanza di riaprire la scuola in presenza, con lezioni frontali per garantire a tutti un apprendimento attivo.
All’università gli studenti possono vaccinarsi, alla primaria e secondaria di primo grado invece le misure principali da adottare restano la distanza e la mascherina. Infatti, per gli studenti tra i 12 ed i 15 anni si discute ancora tanto di vaccinazione, che registra invece una maggiore adesione tra i ragazzi over 16.