Rientro a scuola senza misure e strategie: lo scetticismo della Uil Scuola
Rientro a scuola senza misure e strategie: lo scetticismo della Uil Scuola

Secondo il Segretario Generale Uil Scuola, Pino Turi, occorrerebbero delle misure strategiche per un rientro a scuola in sicurezza. Il tema degli organici, quello dei trasporti, delle aule e del numero degli alunni per classe sono gli argomenti su cui il MI dovrebbe puntare già a partire da questi giorni. Eppure, nulla si fa o si vuole fare.

Mancano misure adeguate per un rientro sicuro: organici, trasporti, aule e abolizione delle classi pollaio

Secondo il segretario nazionale del settore scuola Uil, Pino Turi, il lassismo ministeriale, a proposito della sicurezza a scuola a partire dal prossimo settembre, è abbastanza evidente.  Una sua dichiarazione stende un velo pietoso sulla situazione in corso. Un anno, questo appena trascorso, in cui si sono evidenziate tutte le criticità a cui il Ministero dell’Istruzione, purtroppo, non ha posto rimedio in maniera decisa.

A poche settimane dal suono della prima campanella si cerca di fare il punto della situazione. Il primo nodo da sciogliere (forse quello più importante) è relativo agli organici. Mancano tanti docenti – afferma Turi – e a settembre questo annoso problema sarà certamente sotto i riflettori dei media. Ma nulla giunge da questo versante, solo discussioni e proposte abbastanza confuse e contraddittorie. A tal proposito lo stesso Turi dichiara: “Come si riapriranno le scuole se gli insegnanti non saranno in cattedra?”. Una situazione che si ripete ciclicamente ogni anno, ma che tuttavia si continua a ripetere, quasi a voler aggirare l’ostacolo per evitare di risolverlo del tutto.

Uil al MI, a proposito del rientro a scuola a settembre: “Lavoriamo sin da ora per una scuola in presenza e sicurezza”

Sul versante della sicurezza anti Covid, con particolare riguardo ai vaccini, il segretario nazionale Uil Scuola è chiarissimo: “Questa sarà la terza estate che passa senza misure adeguate per garantire una scuola in presenza e in sicurezza”. La sua analisi si concentra sul fatto che nonostante i vaccini abbiano superato le primissime misure contro il contagio, costituite dal distanziamento interpersonale, dalle mascherine, dalla Dad e persino dai tanto criticati banchi a rotelle, oggi nessuna misura strategica seria e concreta giunge per la risoluzione dei problemi a tutti noi noti. Parliamo degli organici del personale docente e non docente, del potenziamento dei trasporti pubblici, del dimensionamento e del numero delle aule e, infine, dell’annoso problema del numero degli alunni per classe (classi pollaio).

Il problema riguarderebbe non solo la politica – prosegue Turi – ma tutti. “Ci sono decisioni che vanno prese ora per avere effetti concreti a settembre”. E poi “Per mesi abbiamo scelto di puntare sulle cose invece che sulle persone. Insegnare non è un fatto meccanico, servono persone capaci di farlo”, conclude il segretario generale Uil Scuola.