Firenze, la protesta dei genitori per i corsi di recupero in DAD
Firenze, la protesta dei genitori per i corsi di recupero in DAD

Da Firenze arriva la notizia della protesta dei genitori di molti ragazzi che stanno seguendo i corsi di recupero tramite DAD. A loro dire, i ragazzi in questo modo non impareranno nulla. Nonostante le parole di elogio da parte del ministro Patrizio Bianchi risalenti a circa un mese, la didattica a distanza continua ad avere numerose critiche da parte dell’opinione pubblica.

Secondo un rapporto Invalsi, la DAD avrebbe creato numerosi danni agli studenti. Il 73% in Campania non saprebbe la Matematica, ma neanche in Italiano la situazione sembra essere migliore (64% degli studenti non raggiungerebbero la soglia minima in tale materia).

DAD, proteste dalla Toscana

Dalla regione Toscana (Firenze per la precisione) giungono le proteste da parte dei genitori di studenti costretti a seguire i corsi di recupero attraverso la didattica a distanza.

Una scelta non accettata da tutti dopo le restrizioni e il lockdown dovuti all’emergenza sanitaria verificatasi nel 2020 e che non è ancora terminata.

Come si legge su Repubblica, gli studenti del Michelangelo di Firenze devono seguire diverse lezioni calendarizzate su Gmeet, proprio come ai tempi del lockdown.

Prendiamo l’esempio dell’ora di Matematica: tale materia ha la durata di quarantacinque minuti ed è tenuta da una docente esterna all’istituto.

Come se questo non bastasse, le famiglie degli studenti danno la colpa dei debiti formativi avuti dai figli proprio alla didattica a distanza. Le famiglie dei ragazzi vogliono che questi recuperino le loro mancanze durante l’anno scolastico, ma non tramite l’utilizzo di questo strumento.

Sembra comunque che la DAD non scomparirà nel futuro prossimo dalle scuole, ma potrebbe essere utilizzata in maniera integrativa alle lezioni in presenza o in qualche altro modo, che ne garantirà comunque la “sopravvivenza”. De Luca, per esempio, non ha escluso in Campania tale misura se ce ne fosse bisogno.

Bocciato il piano estate

Ci si chiede a questo punto come mai i ragazzi del Michelangelo non partecipino al piano estate. Ebbene, la preside dell’istituto scolastico ha spiegato come tale progetto sia stato bocciato dai docenti.

Di conseguenza, non usufruendo dei fondi a disposizione, i corsi di recupero rimangono gli stessi degli anni precedenti. L’unica differenza rispetto al passato è il fatto che si svolgono a distanza. La preside ha giustificato tale metodologia con la proroga dello stato di emergenza. Si vuole quindi tutelare la salute di tutti.

Il rapporto Invalsi

Secondo un recente rapporto Invalsi, la DAD avrebbe creato ingenti danni agli studenti dal punto di vista dell’apprendimento. Alle medie i ragazzi non sono riusciti a raggiungere risultati adeguati in Italiano.

Il dato è più elevato in Matematica (45%). Alle scuole superiori il dato sale rispettivamente al 44% e al 51% con un + 9%. In parecchie regioni del Sud più della metà degli studenti non risulterebbe aver raggiunto il livello minimo delle competenze in Italiano: Calabria e Campania 64%, Puglia 59%, Sicilia 57%, Sardegna 53%, Abruzzo 50%. Il 73% degli studenti in Campania ha seri problemi con la Matematica, dato che non raggiunge nemmeno il livello di competenze minimo, 69% in Puglia, 70% in Sicilia.