Immissioni in ruolo
Immissioni in ruolo

Partono oggi, lunedì 19 luglio, le operazioni di nomina per le assunzioni nei ruoli dello Stato in relazione al contingente autorizzato dal ministero, pari a 112.473 docenti. Questo numero, ritenuto esiguo rispetto all’effettiva necessità di posti, dovrà essere ripartito nelle varie Regioni d’Italia.

Esigue le assunzioni in ruolo: saranno oltre 200mila le cattedre occupate dai supplenti

Lo scetticismo della maggior parte dei sindacati relativamente all’effettivo numero dei docenti che accetterà il ruolo è oramai evidente. Molti di questi ritengono infatti che il numero dei posti coperti si attesterà a non più di 30mila unità. La restante parte (circa 80-85mila cattedre in organico di diritto) andrà occupata, come di consueto, dai docenti supplenti.

Ogni anno, dunque, si assiste all’aumento della supplentite e questo anno con molta probabilità si supererà di molto il record in termini numerici. In effetti, secondo l’opinione dei sindacati, si tratterebbe del solito stratagemma ben consolidato da parte del ministero per aumentare considerevole la stipula dei contratti a tempo determinato.

Su questo versante, conti alla mano, si parla di un numero di “cattedre senza titolare” che potrebbero attestarsi o addirittura superare l’inaudita cifra di 250mila posti. La stragrande maggioranza delle sigle sindacali, nei tempi giusti, avevano proposto una serie di emendamenti da inserire all’interno del decreto Sostegni bis, ma che non hanno trovato il giusto riscontro in sede parlamentare.

Solo all’ultimo minuto è stato approvato alla Camera dei Deputati una norma che rinvia le assunzioni di 12 mesi, ovvero all’estate del 2022.