Iscrizione a scuola
Iscrizione a scuola

All’atto dell’iscrizione, la scuola chiede sempre il versamento del contributo volontario: ma è obbligatorio pagarlo? quali sono le somme che il genitore è tenuto a pagare per legge?

Iscrizione a scuola, tasse e contributo volontario

La somma del contributo volontario la decide il Consiglio d’Istituto e varia da scuola a scuola. Questa viene chiesta ai momento dell’iscrizione e molti danno per scontato che faccia parte delle tasse di iscrizione e frequenza da versare obbligatoriamente. Ma è così?

In occasione della campagna di iscrizioni per l’AS 2019/2020, il Ministero dedicò un intero paragrafo a questo argomento, nella sua circolare.

Lì si legge: “Si rammenta, infine, che i contributi scolastici delle famiglie sono assolutamente volontari e distinti dalle tasse scolastiche che, al contrario, sono obbligatorie, con l’eccezione dei casi di esonero”.

Cosa sono i contributi volontari?

Il contributo volontario richiesto dalle scuole è una somma aggiuntiva che serve a coprire i costi aggiuntivi che la scuola sostiene per l’ampliamento dell’offerta formativa.

Secondo quanto stabilito dal Ministero nella circolare su menzionata, “le famiglie dovranno essere preventivamente informate sulla destinazione dei contributi in modo da poter conoscere le attività che saranno finanziate con gli stessi, in coerenza con il Piano triennale dell’ offerta formativa“.

E’ qualcosa di diverso dalle tasse scolastiche che si versano obbligatoriamente (tassa di iscrizione e tassa di frequenza) dal quarto anno delle superiori in poi. Infatti, fino a 16 anni la scuola è obbligatoria e gratuita.

LIBRI E TESTI SCOLASTICI 2021/22

Ricordiamo che l’iscrizione dell’alunno non può mai essere subordinata al pagamento del contributo volontario. Tale contributo non è obbligatorio per nessuno.