Obbligo vaccinale per i docenti ma ‘progressivo’. Secondo quanto riporta il quotidiano ‘Repubblica’ di domenica 1° agosto, il governo sarebbe intenzionato a prendere dei provvedimenti ‘progressivi’ nei confronti di chi non intenderà sottoporsi alla vaccinazione.
Vaccini docenti, verso ipotesi spostamento per chi non vuole vaccinarsi
Il governo, come riporta ‘Repubblica’, starebbe lavorando ad uno schema ben preciso: in un primo momento, in caso di rifiuto del vaccino, il docente subirà il trasferimento in un’altra città (con conseguente allontanamento dalle lezioni in presenza). Successivamente si interverrebbe (forse) con la sospensione dello stipendio. Le misure potrebbero essere introdotte nel corso della prossima settimana, tramite decreto o altra soluzione.
I sindacati sarebbero disposti ad un’apertura sull’obbligo vaccinale a condizione che le risorse umane vengano potenziate in vista della ripresa delle lezioni a settembre. A favore dell’obbligo vaccinale il ministro della Salute, Roberto Speranza, PD e Forza Italia: stanno opponendo resistenza, invece, il Movimento 5 Stelle e la Lega.
Molto improbabile, invece, la strada verso provvedimenti mirati nei confronti delle regioni che presentano le più alte percentuali di personale non vaccinato.
Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha proposto al governo soluzioni alternative come lo ‘spacchettamento’ in due delle classi più affollate in modo tale da garantire il distanziamento. Il governo, però, ha espresso molti dubbi nei confronti di questa proposta, sia perché giudicata ‘non risolutiva’, sia soprattutto perché questa comporterebbe un aumento del numero di insegnanti da mettere sotto contratto.