L’Associazione Nazionale Presidi, tramite la persona del presidente Antonello Giannelli, ha espresso le proprie perplessità sulla gestione del Green Pass a scuola. Per la buona gestione dell’introduzione del certificato verde negli istituti servirebbero 8.000 segretari. I dirigenti scolastici temono che, mentre vengono scaricati sulle scuole ulteriori oneri, i presidi possano essere schiacciati da ulteriori responsabilità. Il pericolo principale è il burn out. Un termine che sta a indicare l’esaurimento.
Green Pass, Giannelli: ‘Chiediamo strumenti per i presidi’
Il presidente Antonello Giannelli ha fatto sapere, tramite alcune dichiarazioni riportate dalla Gazzetta del Sud: “Per i presidi che omettono il controllo ci sono sanzioni, e questo è normale”. Pero: “Noi siamo d’accordo con il Green pass ma chiediamo strumenti per i presidi”. E poi: “Serve una unità di personale di segreteria in più in ogni scuola e serve una banca dati per consentire di conoscere chi non è in possesso del Green pass”. Per questo motivo “fa fatto subito, altrimenti non è possibile garantire il controllo”.
Anief: migliaia di firme raccolte per modificare la norma
In poco più di ventiquattro ore, il sindacato Anief ha raccolto più di 23.000 firme per la petizione lanciata dal presidente Marcello Pacifico. Obiettivo della petizione è modificare la norma del Green Pass sulla scuola. Anief si è dichiarato “pronto a far sospendere e disapplicare la norma per violazione del Regolamento 953/21 approvato dal Consiglio d’Europa, richiamato dallo stesso decreto legge 111, e per violazioni di diversi articoli della Costituzione italiana, come annotano diversi costituzionalisti”.
Udir: ‘Prevenire il burn out’
L’Udir, che rappresenta i dirigenti scolastici, ha esternato la necessità di “prevenire il burn out, non sovraccaricando il personale di ulteriori compiti che si sommano allo stress legato alla precarietà della situazione emergenziale”. Il sindacato ha spiegato che il decreto sul Green Pass ignora le “difficoltà organizzative della scuola e dell’affaticamento del personale”. Un personale “provato dalle vicende legate alla pandemia”. Al momento il personale scolastico non vaccinato supererebbe le 200.000 unità.
Gissi: ‘Si è voluto operare più per immagine’
Maddalena Gissi di Cisl Scuola ha dichiarato: “Si consolida ancora di più la nostra idea che con il Green pass nella scuola si sia voluto operare più per l’immagine che per la sostanza”. Previsto per la settimana prossima, un nuovo tavolo assieme al Ministero. Gissi ha detto: “Ribadiremo la necessità di discutere di questioni concrete per fornire tutte le risposte ai tanti dubbi alimentati da una decisione unilaterale, lacunosa e superficiale, assolutamente inadeguata per la ripresa della scuola in presenza”.