Il sindacato Anief si sta battendo contro l’obbligo del green pass a scuola. La petizione lanciata solo pochi giorni fa ha già superato le 78000 firme e i numeri sono in continua crescita. Segno, questo, del grandissimo malcontento che regna nel mondo scolastico nei confronti di una misura fortemente discriminatoria, quale quella introdotta dal DL 111 del 6 giugno 2021 nei confronti del personale della scuola non vaccinato.
Abbiamo intervistato il presidente del sindacato Anief, Marcello Pacifico, per capire come intende muoversi nei prossimi giorni e cosa pensa riguardo i tamponi.
Petizione e azione giudiziaria, dapprima collettiva e poi, eventualmente, individuale
La prima domanda che abbiamo rivolto a Marcello Pacifico ha avuto ad oggetto la tutela del personale della scuola non vaccinato prima dell’avvio dell’anno scolastico.
Settembre è alle porte. La sua petizione sta trovando grandissimo consenso e adesione. Ha dichiarato che il sindacato Anief è pronto a procedere successivamente con diffide e ricorsi. Insegnanti e personale ATA non vaccinati potranno quindi già tutelarsi dal 1 settembre o dovrà prima arrivare un’eventuale sospensione? È una domanda che si pongono in molti, anche con riferimento alle riunioni e al collegio docenti che si terranno prima dell’inizio delle lezioni.
Faremo una prima azione giudiziaria collettiva prima del 1 settembre e poi se non dovesse trovare subito accoglimento impugneremo i singoli provvedimenti di sospensione presso i tribunali del lavoro chiedendo la disapplicazione della norma e il risarcimento per i danni subiti.
La questione dei tamponi: sì a tutto il personale scolastico, vaccinato e non, e sì ai tamponi salivari
Un tema importante che abbiamo voluto approfondire col presidente Anief è quello attinente i tamponi.
Anief, come sindacato, ha intenzione anche di richiedere tamponi obbligatori per il personale scolastico vaccinato che, come tutti sappiamo, può comunque contagiare e contagiarsi?
I tamponi devono essere fatti a campione per tutto il personale e studenti.
E riguardo ai tamponi salivari. Regione Lombardia nei mesi di aprile e maggio ha adottato con successo questi screening prima in una scuola di Bollate e poi in altre scuole, utilizzandoli sia per gli studenti che per il personale scolastico. Perché il Governo si ostina a non volerli accettare ai fini del green pass?
In generale il tampone non è affidabile ma se si dovesse proprio imporli allora certamente quelli salivari sarebbero i più rapidi e meno invasivi. Ad ogni modo per riprendere in sicurezza in presenza basta sdoppiare le classi e raddoppiare gli organici. Spazi e personale non mancano, manca invece la volontà del Governo di investire in maniera strutturale soldi nella scuola piuttosto che nell’edilizia.
‘Non trasformare le scuole in carceri’
Infine Marcello Pacifico ci ha espresso un suo pensiero finale sul possibile evolversi della situazione e su come potranno ripartire le scuole a settembre.
Come ultima domanda vorrei chiederle solo un suo pensiero su come ripartirà la scuola a settembre e come, secondo lei, potrebbe evolvere questo accanimento nei confronti del personale scolastico.
Già notiamo che alcuni politici si stanno schierando contro le sanzioni o contro il pagamento dei tamponi. Dobbiamo continuare a insistere anche con lo sciopero generale se serve, e con i ricorsi come ultima ratio, per non trasformare le scuole in carceri. Noi siamo determinati, e il protocollo sulla riapertura a settembre delle scuole in sicurezza non è detto che sia siglato nelle prossime ore. Chiediamo ascolto e rispetto per chi in queste ore sta esprimendo la propria rabbia e delusione per una norma inutile, discriminatoria e illegittima.
