NASpI
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NASpI 2022, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, nell’ambito della riforma degli ammortizzatori sociali, ha illustrato ai sindacati le linee guida relative agli interventi da operare: questi includono anche l’indennità di disoccipazione NASpI. Dunque, si preannunciano novità e cambiamenti strutturali a partire dal prossimo anno.

NASpI, possibili cambiamenti in arrivo dal 2022

Come riporta ‘Orizzonte Scuola’, la discussione riguardante la riforma degli ammortizzatori sociali prevista dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) dovrebbe partire dal prossimo mese di settembre: per riuscire a farla partire da gennaio 2022, dovrebbe essere inclusa nella Legge di Bilancio. Il Ministro del Lavoro avrebbe intenzione di estendere la platea dei beneficiari NASpI con importi ritoccati al rialzo, anche e soprattutto a motivo della crisi derivante dall’emergenza sanitaria in corso.

Le novità che potrebbero riguardare la NASpI 2022

Quali cambiamenti dobbiamo aspettarci? Premesso che si tratta solamente di indiscrezioni che dovranno essere, poi, confermate con il varo della riforma degli ammortizzatori sociali.

In ogni caso, per la NASpI, potrebbe scomparire il requisito dei trenta giorni di lavoro effettivo, oltre ad un possibile posticipo del cosiddetto decalàge: il meccanismo di riduzione del 3 per cento mensile potrebbe scattare dal sesto mese di fruizione dell’indennità di disoccupazione e non più dal quarto.


Si parla, inoltre, di una NASpI più vantaggiosa per i lavoratori più anziani: per gli over 55, la durata massima dell’indennità di disoccupazione potrebbe passare da 24 a 36 mesi. Di questi possibili cambiamenti se ne riparlerà probabilmente a settembre.

C’è da sottolineare, comunque, che per la riforma del sistema degli ammortizzatori sociali, la dotazione a disposizione del ministro Orlando per gli interventi, per ora, è di soli 1,5 miliardi di euro, prelevati dal soppresso cashback. Un portafoglio decisamente ristretto.