Scuola, aula vuota
aula vuota

In tarda notte finisce la riunione fiume tra i rappresentanti del Ministero dell’Istruzione ed i sindacati per trovare un accordo sul protocollo di sicurezza:  dopo molti momenti di tensione e tante ore l’intesa è stata trovata, ma l’ANIEF non firma. Ecco cosa cambia per la prossima riapertura della scuola a settembre.

Cosa prevede il protocollo di sicurezza

Dopo la riunione fiume di ieri, si è giunti alla firma dell’accordo tra Ministero dell’Istruzione e forze sindacali: firmano tutti, eccetto l’ANIEF. Il nuovo protocollo di sicurezza apporta delle modifiche rispetto al testo iniziale, ma conferma alcune misure. Vediamole in dettaglio:

  • è confermato l’obbligo del Green pass per tutto il personale docente ed ATA;
  • resta l’obbligo di indossare la mascherina per il personale scolastico e gli studenti dai 6 anni in su;
  • il MI fornirà assistenza amministrativa, attraverso apposite indicazioni operative, e contabile a tutte le scuole per l’uso delle risorse straordinarie erogate per l’emergenza sanitaria;
  • le scuole utilizzeranno tali risorse per l’esecuzione di tamponi diagnostici: ci saranno quindi tamponi gratuiti per i docenti;
  • si effettuerà lo screening della popolazione scolastica, con particolare attenzione per gli studenti dai 6 – 12 anni;
  • vengono previsti dei corsi per la formazione e l’aggiornamento degli inseganti in materia COVID;
  • ci saranno corsie preferenziali ed accessi prioritari per la vaccinazione di docenti e personale ATA, per incrementare la percentuali di vaccinati all’interno delle scuole;
  • si prevedono misure concrete a sostegno delle operazioni di verifica del Green pass di tutto il personale scolastico;
  • si potenzieranno i rapporti tra le scuole e le strutture sanitarie pubbliche di riferimento anche con la costituzione di una rete di referenti COVID-19: questo per gestire i casi sospetti all’interno degli istituti scolastici;
  • sarà necessario garantire un buon ricambio d’aria all’interno degli spazi scolastici, sia con mezzi naturali che meccanici (finestre aperte anche d’inverno quindi);
  • la distanza di sicurezza indicata dal Comitato Tecnico Scientifico permane e deve essere sempre rispettata;
  • l’accesso agli spazi interni comuni deve essere limitato ad un tempo strettamente necessario
  • l’erogazione dei pasti nelle mense, dove necessario, deve avvenire per fasce orarie differenziate

Nodi ancora da sciogliere del protocollo sicurezza

Il protocollo sicurezza non stabilisce ancora delle misure precise relativamente al distanziamento e alle classi pollaio. Nella bozza al momento il Ministero si impegna a trovare nei prossimi giorni delle soluzioni efficaci per le classi particolarmente numerose: a tal fine attiverà un piano sperimentale di intervento che prevede lo stanziamento di risorse per vere tra l’altro più docenti e più personale ATA.

L’ANIEF non firma

Tutti i sindacati firmano il protocollo di sicurezza per la ripartenza del nuovo anno scolastico, eccetto l’ANIEF. In base a quanto riportato da Orizzonte Scuola, Marcello Pacifico, presidente nazionale, così si esprime: “Non siamo disponibili a cedere sui temi del distanziamento, per il quale si era chiesto un impegno del ministro a fornire entro un mese i dati sulla metratura pro-capite per classe estesa a tutta la popolazione scolastica, sulle convenzioni che gli istituti stabiliscono con enti esterni possibili solo in zona bianca in un periodo in cui diverse regioni stanno per subire il cambio di fascia di colore, dell’assenza di ogni copertura dalla culpa in vigilando prevista nell’art. 2048 del Codice civile per i lavoratori in caso di denunce per  contagio, molto probabile tra gli studenti con la variante Delta”.