Un articolo comparso sull’ultimo numero della rivista “Questione Giustizia”, l’organo di stampa ufficiale di “Magistratura Democratica”, la corrente di sinistra dei giudici, sposa la testi del popolo No Vax: l’obbligo Green pass sarebbe solo una misura incostituzionale.
Obbligo Green pass, incostituzionale secondo Magistratura Democratica: il Governo mirerebbe ad un “potere di polizia diffuso”
Secondo quanto scritto sull’articolo dell’organo di stampa dei Magistrati Democratici, infatti, le norme che impongono in maniera coercitiva l’uso del Green pass costituirebbero de facto una “violazione del dettato costituzionale”.
Tali norme sarebbero messe in atto dal Governo mediante un “potere di polizia diffuso”, appiattito sulla logica emergenziale. Questa, in sintesi l’opinione diffusa tra i tanti magistrati che a breve dovranno emettere le prime sentenze sui tanti ricorsi contro l’imposizione della certificazione verde.
Il documento ha come titolo: “Sul dovere costituzionale e comunitario di disapplicazione del decreto green pass”, un vero e proprio endorsement verso i No Vax. L’atto pubblicato in queste ore è anche un monito nei confronti delle tante ipotesi circa le sanzioni ai danni di chi decide di non vaccinarsi.
Bisogna anche precisare che il documento, non riporta in calce la firma dai Magistrati. E’ firmato da un gruppo di costituzionalisti riuniti sotto la sigla “Generazioni future”, facente parte di MD. Tuttavia, è chiaro che per i magistrati non prenderne in alcun modo le distanze, significa anche sposarne le tesi in esso contenute.
La politica e il Green pass secondo MD: solo scelte di ‘moralismo apocalittico’
Nell’articolo in questione si parla anche di protezione contro chi si rifiuta di farsi inalare il siero vaccinale. Si criticano anche le scelte coatte della politica, definendole come l’estremo tentativo di ammantare l’opinione pubblica di “moralismo apocalittico”.
Bisogna dire, infine, che in questi giorni voci ben informate nell’ambito della magistratura hanno dichiarato di aver visto circolare il documento di MD sulle chat interne dell’ANM (Associazione nazionale magistrati).
Com’è noto le azioni insistenti di alcuni esponenti di Magistratura Democratica sono rivolte ad un’aperta e oramai palese contestazione delle strategie e delle misure messe in atto dal Governo per combattere la pandemia da Covid.
Fonte: ilgiornale.it
Facendo seguito alla nota giunta in redazione da parte dell’Ufficio stampa di Magistratura Democratica e nel pieno rispetto dell’art. 8 della Legge n. 47 del 1948 (legge sulla stampa), si pubblica la seguente precisazione di MD:
“Magistratura democratica, sia pure nel rispetto della dialettica democratica che si sviluppa attorno a temi così importanti per la salute dei cittadini, considera la vaccinazione anticovid un onere, il cui mancato adempimento può giustificare una serie di calcolate restrizioni e limitazioni, adottate nell’interesse collettivo in vari ambiti della vita sociale (mobilità, accesso a luoghi pubblici, sedi di lavoro).
All’onere di vaccinarsi si accompagna il dovere introdotto, dal 6 agosto u.s., anche nel nostro Paese, di attestarne l’adempimento con una certificazione pubblica, un pass o altro chiaro segno di riconoscimento per reintrodurre nella esperienza sociale le condizioni di almeno relativa sicurezza e di tranquillità compromesse dalla prosecuzione dei contagi.
Magistratura democratica non condivide l’opinione di chi vuole tutelare, in modo irrazionale ed al di fuori del metodo scientifico, una idea di libertà individuale disgiunta dalla responsabilità collettiva e dalla realizzazione del bene comune, sentendo tra i suoi scopi primari la difesa dei più deboli per ragioni di salute, di giustizia sociale o di mezzi.”