Ultime ore a disposizione degli aspiranti docenti per poter inoltrare la propria domanda per l’attribuzione degli incarichi a tempo determinato: come è noto ci sarà tempo sino a domani, sabato 21 agosto (ore 23:59).
Purtroppo, sono stati segnalati gravi problemi nell’accesso alla piattaforma messa a disposizione dal Ministero dell’Istruzione: moltissimi precari si sono rivolti ai sindacati per segnalare disservizi che stanno impedendo loro di poter inviare la loro domanda: una domanda che significa la possibilità o meno di poter lavorare il prossimo anno.
Domanda supplenza su Istanze Online, piattaforma in tilt: precari nel panico
L’edizione di Torino del quotidiano ‘Repubblica’ ha riportato l’esperienza di una docente di scuola primaria del torinese, Ismaela Canal: l’insegnante 45enne, precaria da sei, ha raccontato la sua esperienza in merito all’inoltro della domanda.
‘Sono rimasta sveglia tre notti per presentare la domanda online per la supplenza – ha raccontato la docente – Di giorno è impossibile entrare nella piattaforma a causa dell’alto numero di persone collegate. Per questo bisogna farlo di notte, dall’una all’alba. È la fascia oraria migliore. Ho dovuto anche cambiare tre browser e non mi ha comunque permesso di inoltrarla’.
Alla fine, grazie ad una collega della Cub Scuola di Torino, è riuscita nell’impresa: ‘Ha inoltrato la domanda per me. Ero nel panico. Il rischio è che una parte dei tanti non riuscirà a iscriversi per i continui errori del sistema. Non iscriversi, sia chiaro, significa non lavorare e questo può far capire come siano difficili questi giorni per migliaia di docenti’.
Un’esperienza, quella di Ismaela, condivisa da migliaia e migliaia di precari ‘nel panico’ per non riuscire ad inoltrare la loro domanda di supplenza.
Ismaela ha spiegato che anche lo scorso anno ‘c’era una persona di fronte a noi, e seppur attraverso lo schermo, potevi riferire a qualcuno una preferenza. Non solo: sapevi anche se c’era il posto, seguivi le nomine, eri aggiornato, ora invece è un’incognita completa.
Ci ritroviamo ad avere conosciuto i posti disponibili solo due giorni fa, ad affidare la domanda a una piattaforma che si blocca, basata su graduatorie non aggiornate nei punteggi. E dovendo, in tutto ciò, attendere la scelta di un algoritmo non trasparente che deciderà per la nostra vita’.