Scuola, scontro sui tamponi gratis: Bianchi sonda il Garante per elenco prof immunizzati

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Scuola, confronto sindacati-Ministero dell’Istruzione, oggi 24 agosto, sulla questione riguardante i Green Pass, i tamponi e le altre misure contenute nel Protocollo sicurezza. I sindacati hanno duramente criticato il governo e c’è chi, come la Uil Scuola, è intenzionato a ritirare la firma dal documento in quanto la circolare ministeriale contiene delle indicazioni difformi rispetto al Protocollo sicurezza, in merito ai costi relativi ai tamponi diagnostici.

Oggi, 24 agosto, confronto Ministero Istruzione-sindacati su Protocollo sicurezza scuola

Il segretario Uil Scuola, Pino Turi, ha ribadito come il Protocollo sicurezza sia stato stravolto dalla circolare ministeriale: ‘La nostra posizione è stata chiara sin dall’inizio: i costi per l’effettuazione dei tamponi diagnostici dev’essere totalmente a carico delle scuole, utilizzando i fondi specifici erogati dal Ministero dell’Istruzione per la profilassi sanitaria anti Covid. Chiediamo al ministro Bianchi di riformulare la circolare applicativa rispettando il contenuto originario. Diversamente, siamo pronti a ritirare la firma’.

La questione non è di poco conto, in quanto il Ministero dell’Istruzione ha ribadito che il tampone sarà gratuito solo per i lavoratori ‘fragili’ e non per chi ha deciso di non vaccinarsi. Si calcola che siano circa 185mila i lavoratori della scuola che, non essendosi vaccinati, per entrare a scuola avranno bisogno di sottoporsi al tampone per avere il Green Pass. Altrimenti saranno considerati assenti ingiustificati e, di conseguenza, sospesi dopo il quarto giorno. E dal quinto giorno, resteranno a casa senza stipendio.

Questione controllo Green Pass, il ministro Bianchi sonda Garante per la privacy

Un’altra questione delicatissima è quella riguardante il controllo del Green Pass per il personale scolastico. Dopo le polemiche accese dai sindacati e ANP, l’idea sarebbe quella di fornire alle scuole una lista del personale provvisto di certificazione verde (differenziato tra vaccinati, guariti e testati) allo scopo di alleggerire la procedura quotidiana estremamente difficoltosa relativa al controllo.

Il nodo da sciogliere riguarda la normativa sulla violazione della privacy. A tal proposito, il ministro Bianchi ha dichiarato che il dicastero è in contatto con il Garante della Privacy. Come riporta ‘Il Messaggero’ di oggi, 24 agosto, i controlli giornalieri, in tal modo, sarebbero concentrati solamente su una minima parte del personale (si stima possa essere intorno al 10 per cento), quel personale, cioé, che possiede un Green Pass ‘breve’, ossia quello fornito attraverso il tampone e della durata di sole 48 ore. 

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