Vaccino, ministro Speranza: 'Certa la terza dose', news 25/8
Vaccino, ministro Speranza: 'Certa la terza dose', news 25/8

Secondo quanto dichiarato nelle ultime ore dal ministro della Salute, Roberto Speranza, la percentuale di coloro a cui è stato inoculato il vaccino è del 67%. Il prezioso siero – sottolinea Speranza – rappresenta senza dubbio l’unica arma efficace per questa ‘stagione’. Speranza precisa: “Sul prolungamento della validità del Green pass si sta lavorando” (con molta probabilità si passerà dagli attuali 9 ai 12 mesi).

Il ministro Speranza fiducioso: “La terza dose del vaccino si farà, ma con le priorità del caso”

Sul tema dell’obbligatorietà del vaccino Speranza frena. In questo caso fa intendere che si sta valutando quale strada intraprendere e questa scelta con certezza sarà effettuata solamente tra qualche settimana. Il ministro è anche al lavoro per prolungare di tre mesi la validità del Green pass: da 9 mesi si passerà quasi sicuramente a 12.  

A proposito del rientro a scuola (tra poco meno di un mese) il ministro dichiara che tutti gli sforzi sinora fatti dal suo ministero si sono concentrati per un rientro a scuola degli studenti nella massima sicurezza. La stessa cosa vale per quanto riguarda la salubrità e la sicurezza dei luoghi di lavoro degli edifici scolastici che ospiteranno le segreterie.

Circa la necessità di inoculare la terza dose a tutta la popolazione Speranza sostiene che questa ipotesi è tuttora in fase di discussione all’interno del Comitato Tecnico Scientifico, tuttavia quasi certamente prevarrà l’ipotesi della terza inoculazione.

Il ministro Speranza spiega anche che in questo momento la priorità è vaccinare coloro i quali non hanno ancora ricevuto neanche la prima dose. Successivamente si vaccineranno i soggetti fragili, quelli immunodepressi e i trapiantati. A seguire si passerà agli over 80 ed infine tutto il resto della popolazione.

Sull’opportunità della terza dose, infine, Speranza è chiaro: “La terza dose si farà”, nonostante la contrarietà dell’’Oms su questa ipotesi. Secondo il ministro, se vengono sottratte dosi ai non vaccinati “si favoriscono le nuove varianti”.