Cosa si intende per didattica attiva? Ecco alcune utili strategie da usare in classe. Tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Didattica attiva: in cosa consiste?
La didattica attiva può essere definita come un’esperienza di apprendimento in cui il protagonista è in primo luogo l’alunno.
In questo modo, si crea un ambiente in cui non è più l’insegnante ad essere al centro dell’attenzione, ma le competenze e le relazioni dello studente.
Il docente, dal canto suo, ha il compito di coordinare, porre domande e suscitare interesse per gli argomenti trattati, in modo da favorire una maggiore partecipazione da parte della classe.
Possiamo, quindi, dire che la didattica attiva è sinonimo di collaborazione e cooperazione.
Ecco quali sono le strategie più efficaci.
Metodologia
Come abbiamo anticipato, la didattica attiva si avvale di una serie di strategie tese a creare un apprendimento collaborativo, in modo che l’alunno possa acquisire conoscenze, competenze e autonomia.
Ecco alcune metodologie didattiche da usare in classe:
- interdisciplinarietà: permette di esaminare la realtà in tutti i suoi elementi, eliminando così la visione settoriale delle discipline e favorendo una conoscenza complessiva più approfondita;
- circle time: i partecipanti si dispongono in cerchio e l’insegnante ha il ruolo di sollecitare e coordinare il dibattito per consentire una comunicazione circolare che favorisce, a sua volta, la conoscenza di sé e la libera espressione di idee, opinioni e sentimenti;
- role playing: consiste nella simulazione di alcuni comportamenti tipici della vita reale ed è una tecnica incentrata principalmente sulle relazioni interpersonali;
- cooperative learning: non si tratta di semplici attività di gruppo, ma di vere e proprie forme di collaborazione reciproca, finalizzate all’apprendimento;
- peer education: favorisce il confronto tra pari e la socializzazione all’interno del gruppo classe, attraverso l’intervento di un mediatore che non è necessariamente l’insegnante. È uno strumento molto utile ed efficace soprattutto per la prevenzione di comportamenti a rischio;
- flipped classroom: è una forma di ‘insegnamento capovolto’ in cui il luogo dove si fa lezione diventa la propria casa, mentre la scuola è vista come un ambiente dove confrontarsi e svolgere attività collaborative;
- didattica laboratoriale: privilegia l’esperienza, al fine di favorire l’apprendimento. Inoltre, incoraggia un atteggiamento partecipe degli allievi nei confronti della conoscenza, facendo leva sulla loro curiosità.