Pensioni e Legge di Bilancio 2022: quali sono le proposte in gioco per il prossimo anno sul fronte pensionistico? Ecco le ultime ipotesi.
Legge di Bilancio 2022: le novità sul fronte pensionistico
Nell’attesa che prosegua il confronto tra Governo e sindacati sulla prossima Riforma delle pensioni, ecco cosa potrebbe prevedere la Legge di Bilancio 2022 in termini previdenziali.
Tenendo conto delle indicazioni contenute all’interno del Recovery Plan e stando a quanto espresso finora dalle diverse parti sociali, è possibile prevedere che non ci sarà una vera e propria Riforma, ma un rafforzamento delle misure già in vigore.
In particolare, per quanto riguarda le pensioni, la Legge di Bilancio potrebbe vertere principalmente su:
- conferma ed ampliamento dell’Ape sociale;
- proroga di Opzione donna;
- maggiori tutele per i lavoratori gravosi e usuranti;
- previdenza complementare, pensata soprattutto per i lavoratori con carriere discontinue.
Il confronto tra Governo e sindacati
Se da un lato, quindi, misure quali l’Ape sociale e Opzione donna sembrano già essere confermate all’interno della prossima Legge di Bilancio, dall’altro non si escludono ulteriori ipotesi avanzate soprattutto dai sindacati.
Tra queste, in primis, l’estensione di Quota 41. Un’opzione piuttosto costosa che difficilmente potrà trovare il favore del Governo. Soprattutto se si considerano gli effetti economici della pandemia sul Paese.
Ad ogni modo, le parti sociali hanno già presentato al Ministro del Lavoro Andrea Orlando una piattaforma unitaria di richieste che comprendono:
- pensione senza penalizzazione a 62 anni di età o con 41 anni di contributi;
- innalzamento degli importi minimi per l’accesso ai diversi trattamenti erogati;
- modifica del meccanismo di adeguamento dei requisiti anagrafici alla speranza di vita;
- svincolo della rivalutazione pensioni contributive alla media del PIL dell’ultimo quinquennio;
- tutelare le pensioni dei lavoratori più svantaggiati (donne, gravosi, giovani, disoccupati, invalidi e caregiver).