Parlamento
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Decreto Green Pass ultime notizie di mercoledì 8 settembre 2021, il governo è arrivato alla resa dei conti. Il premier Draghi non ha ancora convocato la cabina di regia sul Green Pass. Come riporta il ‘Corriere della Sera’ di oggi, la questione sembra essere strettamente legata alla decisione dell’esecutivo in merito al possibile voto di fiducia sul decreto legge che, tra le altre cose, ha introdotto l’obbligo della certificazione verde a scuola e che sta suscitando le proteste da parte del personale scolastico.

Decreto Green Pass, governo alla resa dei conti: voto di fiducia?

L’esecutivo dovrebbe comunicare oggi, 8 settembre, l’eventuale richiesta di fiducia sull’approvazione del decreto, fiducia che verrebbe votata nella giornata di domani. Con il voto di fiducia, il Presidente del Consiglio Draghi metterebbe tutte le forze politiche, in particolar modo la Lega, di fronte alle proprie responsabilità. Insomma, il voto di fiducia servirebbe ad evitare quanto accaduto in Commissione con il ‘blitz’ leghista. 

Non a caso, la Lega ha chiesto di evitare il voto di fiducia. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha annunciato: ‘Chiederò di non mettere la fiducia. Essa in genere si mette per superare l’ostruzionismo, ma la Lega ha presentato solo cinque emendamenti’. Salvini ha parlato di ‘follia’ in merito alla possibile estensione del Green Pass al trasporto pubblico locale.

Trattativa sugli emendamenti

Per ora, sono pochi gli emendamenti al testo, solamente una cinquantina ma su alcuni è previsto il voto segreto: da qui il timore che il governo possa spaccarsi. 

Draghi, comunque, vuole tirare dritto con un nuovo decreto Green Pass sui luoghi di lavoro, a cominciare dal pubblico impiego, sino ad arrivare all’obbligo di vaccinazione

Intanto i leader di Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato i vertici di Confindustria e di Confapi. Le parti sociali, non riuscendo a trovare un accordo in merito all’introduzione del Green Pass sui luoghi di lavoro, dovranno affidarsi alle decisioni che prenderà il governo. 

Luigi Sbarra (Cisl) e Pierpaolo Bombardieri (Uil) a proposito dei tamponi per chi non può o non vuole vaccinarsi: ‘Siamo disponibili al confronto, a patto che i costi non ricadano sui lavoratori’.