Maturità, Bianchi: 'Partiremo da quella dell'anno scorso'
Maturità, Bianchi: 'Partiremo da quella dell'anno scorso'

Per la maturità di quest’anno potrebbero esserci alcune modifiche. Una cosa è però certa: si partirà da quella dello scorso anno. A garantirlo sono le parole del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a ‘Repubblica’. La tesina che lo studente porterà all’orale rimarrà comunque. Bianchi, tuttavia, non ha fornito molti dettagli e tutto sembra essere ancora in lavorazione. Tutto è iniziato da una domanda di Corrado Zunino: Cambierete la maturità? Bianchi ha risposto: “Di certo, partiremo da quella dell’anno scorso. Ha dato ottimi risultati. Al centro resterà l’elaborato realizzato dal maturando a casa e discusso all’esame”.

Maturità: ipotesi di modifiche

Al momento non è dato sapere se il prossimo esame di maturità avrà ulteriori modifiche. Del resto, lo stesso ministro Bianchi non si è lasciato andare a dettagli e spiegazioni approfondite al riguardo. Si ricorda come lo scorso anno scolastico, l’esame prevedeva un elaborato che lo stesso Consiglio di classe assegnava agli studenti entro il 30 aprile. L’argomento riguardava il percorso di studio svolto così come le materie caratterizzanti l’indirizzo scolastico. Nessuna prova scritta, ma un maxi colloquio orale.

Il colloquio orale partiva proprio dalla precitata tesina. Non solo: lo studente doveva anche dimostrare competenze di analisi testuale, tramite la lettura e analisi di uno specifico brano già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di Lingua e letteratura italiana. Il candidato doveva, inoltre, rispondere a richieste da parte della commissione come l’analisi di una serie di materiali (documenti, testi, esperienze, progetti ecc.). Materiali questi aventi una serie di nodi concettuali correlanti le varie materie.

L’esperienza PCTO

Altro argomento d’esame è stata l’esposizione da parte del candidato circa l’esperienza svolta nei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento). I maturandi hanno dovuto esporre, in tal caso, i loro trascorsi, tramite una relazione o, in alternativa, un’esposizione multimediale. Una presentazione dell’esperienza professionale o individuale precisando il ruolo avuto all’interno dell’azienda, la mansione, eventuali modifiche della mansione e spiegare in che contesto fosse avvenuto.

Prove scritte e l’incognita commissione

Sicuramente l’eventuale ritorno della prova scritta sarà uno dei massimi argomenti da discutere per gli esami di maturità 2022. Bisognerà valutarne la loro effettiva necessità dal punto di vista didattico e della valutazione. Sarà inoltre necessario tenere conto anche dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, non è ancora rientrata. Sono oramai due anni che i maturandi non svolgono prove scritte. Riguardo alla commissione, non è dato sapere al momento se rimarrà continuerà a rimanere quella composta da membri interamente interni.