Inclusione e bocciatura nuovo PEI, quali i possibili risvolti?

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Il mondo della scuola e dell’inclusione è nel pieno caos a seguito della bocciatura del nuovo PEI: ieri la sentenza n. 9795 del Tar del Lazio ha ritenuto non idoneo il modello che tutti i gradi di istruzione avrebbero dovuto adottare da quest’anno scolastico. Cosa succederà adesso? Quali i possibili scenari in merito? Cerchiamo di delineare i probabili risvolti della questione.

Situazione di caos per l’inclusione scolastica

La situazione attuale relativamente all’inclusione degli alunni con disabilità all’interno della scuola si caratterizza per il grande disorientamento di genitori e personale docente. Fino ad ieri le scuole si erano attivate attraverso i GLO di competenza per  fare il punto sul nuovo modello PEI: i gruppi si sono riuniti per chiarire ancora una volta le direttive da seguire per la stesura del documento e concordare le misure da adottare. Ma la sentenza del TAR ha bloccato tutto: non è più possibile utilizzare “universalmente” il modello indicato dal Ministero ed introdotto dal Decreto Interministeriale n. 182 del 2020. Parimenti, non si possono ritenere valide neanche le corrispettive Linee Guida, né le modalità di attribuzione del sostegno agli alunni con disabilità.  

Già alcune associazioni che operano nell’ambito della disabilità avevano riscontrato le criticità che il nuovo PEI comportato. E proprio su quelle criticità si è basata la sentenza emanata dal Tar del Lazio.

Quali possibili risvolti

In molti, tra docenti e genitori, si chiedono quali possono essere i risvolti e come si dovrà procedere per garantire l’inclusione degli alunni con disabilità. Il ricorso al vecchio PEI è da escludere, in quanto rimane in vigore l’art 7 del Decreto Legislativo 96/2017 che delinea il nuovo PEI. Restano validi, tuttavia, l’esigenza ed il dovere di realizzare un Piano Educativo Individualizzato in base ai criteri Bio Psico Sociale indicati dall’ICF.

A questo punto le vie percorribili dal Ministero per dare soluzione al problema sono due:

  • L’emanazione di una nota di chiarimento che dia alla scuole direttive precise per iniziare a lavorare il più presto possibile
  • La richiesta al Consiglio di Stato della sospensiva della sentenza in questione: il motivo di tale istanza sarebbe la breve tempistica a disposizione per redigere il documento entro i termini stabiliti.

Nella nota di chiarimento il MI potrebbe chiedere ugualmente alle scuole di redigere il PEI su base ICF, con un’importante risvolto: non dovrebbero essere presi a riferimento gli elementi respinti dalla sentenza. Quindi, non dovrebbero essere considerati l’esonero degli alunni con disabilità da alcune materie, le riunioni del GLO ed il ruolo di soli partecipanti dei genitori.

Attendiamo comunicati ufficiali dal Ministero.

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