Ripartenza in salita per la scuola italiana, anche in questo anno scolastico. Nonostante tutti i proclami, le promesse e le presunte disposizioni per assicurare la sicurezza. In alcuni istituti dell’Alto Adige, che hanno cominciato il 6 settembre, alcune classi sono già in DAD. E gli scioperi proclamati da Anief per il primo giorno di scuola, hanno creato diversi problemi. Alcuni istituti scolastici che nemmeno hanno aperto proprio a causa dell’alto numero di docenti e Ata che hanno aderito.
Scuola, ripartenza in salita
La scuola fatica ancora una volta a ripartire, nonostante le promesse del Ministro. Sono diverse le problematiche che non sono state risolte, e quelle che si stanno presentando. Marcello Pacifico, nello spiegare i motivi legati allo sciopero di Anief, le elenca:
- occorreva organizzare classi con massimo 15 alunni per classe
- occorreva ripristinare risorse umane e sedi scolastiche spazzate via dal dimensionamento approvato nel 2008, che ha portato via 4mila istituti, 200mila insegnanti e 50mila tra amministrativi, assistenti tecnici e collaboratori scolastici
- il Green Pass è un palliativo che presto presenterà il suo conto e la dad è già tornata in alcuni istituti dell’Alto Adige
- l’obbligo, con multa, esteso ai genitori, anche a quelli che entrano a scuola per un minuto
- tamponi salivari per monitorare alunni e personale in una situazione di stallo
- tamponi gratuiti negati per i lavoratori non vaccinati, e con negazione finale ai non fragili
- precari che hanno lavorato 24-36 mesi e che l’UE e la Corte di Giustizia europea dicono di stabilizzare
- stipendi, che senza 300 euro di aumento rimangono clamorosamente bassi.