nuovi lavori gravosi
Riforma pensioni: i nuovi lavori gravosi

Riforma pensioni 2022: quali sono i nuovi lavori gravosi che potranno lasciare in anticipo il mondo del lavoro? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

L’Ape sociale allargato

Nel corso delle ultime settimane, a proposito della prossima Riforma delle pensioni, si è spesso sentito parlare di un possibile rafforzamento ed ampliamento dell’Ape sociale. La misura che, attualmente, permette soltanto a determinate categorie di lavoratori di lasciare in anticipo il mondo del lavoro a 63 anni di età e con 30 di contributi versati.

L’idea del Governo sarebbe, di fatto, quella di allargare la platea dei beneficiari, includendo nuove mansioni all’interno del novero dei cosiddetti lavori gravosi.

In questo modo, sarebbe così possibile superare Quota 100 contenendo i costi per le casse dello Stato.

A tal proposito, sembra che la Commissione istituita proprio per estendere queste categorie sia finalmente arrivata ad un punto di svolta.

Vediamo, quindi, quali potrebbero essere dal prossimo anno tutti i nuovi lavori gravosi.

Pensioni 2022: i nuovi lavori gravosi

Come ben sappiamo, ad oggi, sono solo 15 le categorie di lavoratori classificate come gravose, vale a dire:

  • maestre di asilo ed educatori della scuola dell’infanzia;
  • infermieri ed ostetriche che lavorano su turni;
  • addetti alla concia di pelli e pellicce;
  • addetti ai servizi di pulizia;
  • facchini;
  • conducenti di camion o mezzi pesanti;
  • conducenti di treni e personale viaggiante ferroviario;
  • guidatori di gru o macchinari per la perforazione nelle costruzioni;
  • operai edili o manutentori di edifici;
  • operatori ecologici;
  • agricoli;
  • siderurgici;
  • pescatori;
  • marittimi;
  • addetti all’assistenza di persone non autosufficienti.

Stando alle ultime notizie, parrebbe tuttavia che la Commissione abbia inserito una serie di nuove mansioni a quelle sopra elencate, in modo tale da arrivare a comprendere anche attività come forestali, personale dei servizi sanitari, assistenti sociali, conducenti di bus e tram, insegnanti delle elementari, portantini, magazzinieri, bidelli e macellai.

Ad ogni modo, prima di avere conferme definitive a proposito, il documento elaborato dovrà essere valutato attentamente dal Ministero del Lavoro e dal Governo.