Con la nota N. 30345 del 4 ottobre il Ministero dell’istruzione ha stabilito le modalità dell’anno di prova per l’anno scolastico 2021/22: i docenti neo assunti dovranno seguire un percorso di formazione annuale per ottenere la conferma del ruolo. La nota riconferma la struttura già adottata negli anni precedenti ed introdotta con il Decreto Ministeriale 850/2015. In questo modello la figura del tutor riveste un ruolo rilevante: vediamone quali sono i requisiti e come avviene la designazione.
Anno di prova e tutor: normativa di riferimento
Quello del docente tutor è un ruolo molto importante e di responsabilità specialmente nel caso di docenti che hanno poca conoscenza del mondo della scuola. Il DM 850/2015, attuativo della legge 107 del 2015 stabilisce gli adempimenti del tutor: questi si riconfermano con la nota ministeriale sull’anno di prova che annualmente il Ministero dirama. La nota n.303545 precisa che il tutor “assicura il collegamento con il lavoro didattico sul campo e si qualifica come “mentor” per gli insegnanti neoassunti”.
Conferimento della nomina a tutor
Il Dirigente Scolastico ha il compito di nominare un tutor per l’anno di prova che ogni docente neo immesso dovrà svolgere. Per la nomina deve tener conto del parere del Collegio docenti. Ogni tutor in genere affianca un solo docente nel proprio percorso di formazione: qualora non fossero reperibili altri docenti tutor, a seguito di spiegazione motivata verbalizzata dal Collegio, può seguire al massimo tre neo immessi.
La nomina avviene in genere tra il primo e secondo Collegio Docenti, quindi in apertura di anno scolastico.
Condizioni per essere tutor
Relativamente alla scuola secondaria, il tutor deve essere di ruolo nonché abilitato nella stessa classe di concorso su cui viene immesso il docente da supportare. Se non fosse possibile reperire un insegnante della stessa classe di concorso, si sceglierà un tutor appartenente allo stesso ambito disciplinare. Ad esempio, se non ci fosse nessun docente tutor di lingua inglese a seguire un neo immesso durante l’anno di prova, potrà farlo un insegnante di lingua francese. Occorre sempre motivare eventualmente questa impossibilità.
Nella designazione, Il DS deve basarsi sui seguenti criteri: possesso di titoli culturali e professionali previsti dall’allagato A del Decreto ministeriale 11/11/2011- Tabella A; possesso di esperienze didattiche comprovate pari a 5 anni.