Riforma pensioni 2022, uscita a 62 anni e Ape sociale: sarà forse questa la formula vincente per il superamento di Quota 100 a partire dal prossimo anno? Meccanismi, funzionamento e costi dell’ipotesi. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Riforma pensioni 2022: la formula vincente
È ormai cominciato ufficialmente il conto alla rovescia verso la scadenza di Quota 100 che, come ricordiamo, è fissata per il prossimo 31 dicembre.
Nel frattempo, però, le forze politiche sono tutte al lavoro per trovare una strada alternativa rispetto al ritorno esclusivo alla Legge Fornero, che vorrebbe dire per molti vedere allontanarsi sempre di più la propria uscita dal mondo del lavoro.
Ad ogni modo, attualmente, sembra essersi delineato all’interno della maggioranza e non solo un obiettivo comune. Quello di “aprire un varco nel menu di opzioni tecniche in corso di valutazione al ministero dell’Economia per mantenere un canale di uscita anticipata”. Come scrive, fra l’altro, il quotidiano economico Il Sole 24 ore.
Un’ipotesi che vedrebbe sostanzialmente affiancarsi due misure principali:
- la pensione anticipata a 62-63 anni;
- l’Ape sociale rafforzata per determinate categorie di lavoratori.
Costi e spesa pubblica
Tale proposta sembrerebbe, quindi, trovare il favore da un lato di buona parte dei partiti, dall’altro anche quello dei sindacati.
Tuttavia, per avere maggiori informazioni a riguardo e conoscere le sorti della prossima riforma delle pensioni bisognerà aspettare ancora qualche giorno.
Ciò che, però, è certo è che sul tavolo ci sono ben 4-5 miliardi destinati proprio al capitolo previdenziale. Una cifra che dovrebbe essere ripartita più o meno in parti uguali tra la rivalutazione da garantire ai trattamenti nel 2022 e le misure da introdurre per assicurare una certa flessibilità in uscita ai lavoratori.