I precari docenti e ATA sono scomparsi dai giornali? Questa affermazione del mese scorso, pronunciata dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ha fatto discutere non poco. Nelle scuole italiane, i supplenti ci sono eccome. Secondo un calcolo del sindacato Anief, saranno non meno di 160.000. E proprio sulla tematica, a per dimostrare che la parola precario ancora non è sparita, il sindacato fa le sue osservazioni in proposito.
Precari docenti e ATA: esistono ancora
I precari docenti e ATA ci sono ancora, sebbene bisogna riconoscere che quest’anno il numero è sceso rispetto a quello passato. Ieri abbiamo sentito sull’argomento anche il sottosegretario Sasso, che ci ha dato la sua personalissima ricetta per la risoluzione del problema legato alla stabilizzazione. Ma anche Marcello Pacifico, presidente Anief, dice la sua in proposito.
“Non hanno voluto darci retta e ora ci troviamo punto e a capo, perché una scuola con così tanti docenti precari è un’istituzione che non dà piene garanzie all’utenza. La mancata stabilizzazione di tanti docenti che avevano tutti i requisiti per essere assunti, anche da seconda fascia Gps, è un errore strategico che ora sta presentando il conto, con un numero ancora una volta inaccettabile di cattedre da coprire.
Nemmeno il monito della Commissione europea, il rischio sempre più concreto di dovere pagare una maxi-multa a Bruxelles per l’abuso reiterato negli anni della supplentite, il parere di diversi giudici nazionali e non, ha convinto i nostri governanti a cambiare registro e a introdurre quel doppio canale di reclutamento che in passato ha risolto molti problemi”.
Abuso del precariato: ancora non si impara
Pacifico continua il suo ragionamento affermando: “La verità è che si continua ad abusare della disponibilità e della serietà professionale di lavoratori indefessi, docenti e Ata precari, che da svariati anni vengono vengono assunti e licenziati dopo meno di un anno, come se fossero delle pedine da utilizzare in uno scacchiere. E quando poi si procede con le stabilizzazioni vengono sistematicamente dimenticati“.
La soluzione era a portata di mano. Bastava assumere anche dalla II fascia delle GPS. La prossima occasione di assunzione si presenterà col concorso straordinario, ma la procedura ancora non è stata avviata. Eppure, la scadenza prevista è a dicembre.