I docenti abilitati e specializzati tramite TFA (materia e sostegno) chiedono il riconoscimento dei 12 punti attribuiti ai vincitori di concorso: come è noto, infatti, il ‘superamento di un pubblico concorso ordinario per esami e titoli, per l’accesso al ruolo di appartenenza, al momento della presentazione della domanda, o a ruoli di livello pari o superiore a quello di appartenenza’, attribuisce un punteggio pari a 12 punti.
Abilitati TFA e specializzati sostegno: ‘Chiediamo che vengano riconosciuti i 12 punti attribuiti ai vincitori di concorso’
In un comunicato stampa, i docenti abilitati e gli specializzati su sostegno chiedono che vengano riconosciuti a tutti i docenti di ruolo e abilitati i dodici punti attribuiti ai vincitori di concorso: nelle graduatorie interne, in quelle per le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, nonché nella mobilità provinciale, interprovinciale e professionale.
Tale richiesta si ritiene assolutamente fondata e giustificata se si considerano le ‘molteplici e stringenti prove selettive’ che i docenti hanno dovuto sostenere (e superare) per riuscire a portare a termine i percorsi abilitanti e/o di specializzazione che, di fatto, sono equiparabili ad un vero e proprio concorso per titoli ed esami, se si considera l’impegno e le difficoltà .
I docenti abilitati e gli specializzati sul sostegno, inoltre, parlano di ‘beffa’ perché l’abilitazione non è più considerata neanche come condizione necessaria per l’accesso ai ruoli e per l’accesso ai concorsi.
Da qui si ritiene pienamente giustificata la richiesta di riconoscere il merito per l’aver superato tali percorsi nelle tabelle titoli di tutte le graduatorie, in modo da poter assegnare all’abilitazione selettiva il giusto punteggio, in analogia con le altre tabelle già esistenti (concorso 2016, 2018, graduatorie di circolo e Gps).
I docenti abilitati e gli specializzati sul sostegno sono convinti che la richiesta di riconoscimento dei 12 punti rappresenti una soluzione ragionevole in grado di ‘ristabilire il giusto equilibrio tra i diversi sistemi di reclutamento che si sono susseguiti nel tempo come volontà dei diversi Governi.’