Halloween è una festa diventata popolare anche in Italia. Quest’anno cadrà di domenica. Streghe e fantasmi, zucche e falò, “dolcetto o scherzetto” sono i classici simboli di una festa considerata americana, adottata sempre di più anche nel nostro paese. Ma quali sono le origini di Halloween? Non bisogna scavare molto per scovarle (basta fare qualche ricerca) e sarebbe opportuno che anche a scuola se ne parlasse.
Le origini di Halloween
Il nome “Halloween” deriva dall’inglese All Hallows Even, ovvero “vigilia di Ognissanti”. In apparenza potrebbe sembrare legato alla successiva festività cristiana, ma secondo gli studiosi le origini della festa risalgono a un’epoca anteriore al cristianesimo, e precisamente al tempo in cui i celti abitavano la Gran Bretagna e l’Irlanda. Per cui, al contrario di quanto si pensa le origini della festa sono europee.
Durante il plenilunio più vicino al 1° novembre, i celti celebravano la festa di Samhain, che significa “fine dell’estate”, e segnava l’inizio dell’anno nuovo. Per simboleggiare la fine dell’anno vecchio tutti i fuochi venivano spenti, e l’anno nuovo veniva inaugurato con falò sacri, che dovevano servire anche a scacciare gli spiriti malvagi.
Secondo le credenze antiche, durante la festa di Samhain, oggi diventata Halloween, la barriera tra il mondo umano e quello soprannaturale cadeva e gli spiriti, sia buoni che malvagi, vagavano sulla terra. Si pensava che le anime dei morti tornassero alle proprie case, e le famiglie lasciavano fuori cibo e bevande per questi spiriti nella speranza di placarli e di evitare disgrazie.
Ciò richiama alla mente l’abitudine che i bambini vestiti da fantasmi o streghe vadano oggi di casa in casa a chiedere un dolcetto, minacciando altrimenti di combinare qualche scherzetto poco piacevole. In realtà la tradizione perpetua gli antichi riti di Samhain.
Dopo la “carestia delle patate” del XIX secolo, gli emigranti irlandesi portarono Halloween e le sue usanze negli Stati Uniti. Da lì, negli ultimi anni, questa festa è tornata in Europa.
Ad alcuni piace, ad altri no
Non tutti vedono di buon occhio la crescente popolarità di Halloween. Il quotidiano Le Monde, in passato, ha osservato: “Il successo di Halloween, che coincide con le feste di Ognissanti e dei morti (1° e 2 novembre) e che rischia persino di soppiantarle, è la gioia dei negozianti e il terrore degli ecclesiastici”.
Di parere simile sono alcuni docenti, che si rifiutano di ‘festeggiarla’ nelle loro classi e scoraggiano i loro alunni dal farlo. Altri, al contrario, non ci vedono nulla di male e organizzano anche letture e lezioni dedicate all’argomento. Una di queste, potrebbe essere proprio la trattazione delle sue origini.