DL attuazione PNRR, l’UdU: ‘Il Ministero apra il confronto con gli universitari per garantire il diritto allo studio’

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Ecco il comunicato inviatoci dall’Unione degli Universitari relativamente al Decreto Legge per l’attuazione del PNRR, contenente le indicazioni sull’aumento degli importi delle borse di studio ed altro ancora.

DL attuazione del PNRR, l’Unione degli Universitari: “Il Ministero apra il confronto con gli universitari per garantire il diritto allo studio a tutte e tutti”

È stato approvato ieri il Decreto Legge per l’attuazione del PNRR, che contiene tra le altre indicazioni l’aumento (non ancora meglio definito) degli importi delle borse di studio e l’utilizzo di procedure digitali per l’assegnazione di gare e bandi di costruzione di residenze universitarie, oltre al relativo obbligo di prediligere opere di ristrutturazione, adeguamento strutturale e rigenerazione di strutture preesistenti.

“Sarà fondamentale, nella modifica del decreto sulle borse di studio – commenta Giovanni Sotgiu, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Universitari – coinvolgere le rappresentanze studentesche, in modo da strutturare un decreto che aggiorni i Livelli Essenziali delle Prestazioni prevedendo alla voce materiale didattico i dispositivi elettronici, diventati fondamentali per fruire della didattica, e garantendo l’inserimento dell’assistenza sanitaria gratuita per studentesse e studenti fuorisede.

Tutto questo non può naturalmente prescindere dallo stanziamento di maggiori fondi per il diritto allo studio, per eliminare la figura dell’idoneo non beneficiario e ampliare la platea degli studenti che possono beneficiare dei servizi di diritto allo studio, attraverso l’innalzamento della soglia ISEE per l’accesso a 30mila € e l’abolizione del parametro ISPE per l’idoneità.”

“Per quanto concerne le disposizioni in materia di residenzialità universitaria – conclude Sotgiu – cogliamo positivamente l’apertura a procedure telematiche e l’obbligo di riqualificazione e rigenerazione degli stabili dismessi in un ottica di maggiore sostenibilità ambientale, le quali vanno ad aggiungersi all’aumento di contributo statale per questi interventi (ora pari al massimo al 75% del costo totale). Essenziale sarà però ora garantire un servizio di residenzialità universitaria totalmente pubblico e non aperto ad interessi privati, ed un relativo ingente investimento programmatico che copra totalmente fabbisogno nazionale di posti letto”

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