Abilitazione in Italia: Bianchi apre il confronto con la ministra Messa

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L’abilitazione all’insegnamento è stato un tema molto discusso in questi ultimi mesi. Dal 2014 non viene svolto effettivamente un percorso universitario relativo come potevano essere il TFA o i PAS. Ora però sembra che qualcosa si stia muovendo. Il ministero dell’Istruzione ha aperto recentemente un dialogo con il ministero dell’Università. Ad annunciarlo fonti provenienti dai sindacati. Lo conferma anche Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega. Quali sono le prospettive per l’abilitazione all’insegnamento in Italia?

Abilitazione all’insegnamento: il post di Pittoni su Facebook

Mario Pittoni ha rilasciato nuovi aggiornamenti su Facebook circa un eventuale percorso abilitante all’insegnamento. Nulla di confermato per ora, ma qualcosa sembra muoversi. Scrive Pittoni: “Su abilitazione all’insegnamento (PAS) e specializzazione sostegno, che sono percorsi accademici, è finalmente avviata l’interlocuzione tra i ministri dell’Istruzione e dell’Università”. E poi ancora: “Fondamentale in questa fase il pressing su chiunque abbia voce in capitolo su tali questioni: dovrà disporre di tutti i dati utili per una valutazione corretta della situazione. Diamoci da fare e incrociamo le dita!”.

Le dichiarazioni di Manuela Pascarella

Qualche giorno fa anche Manuela Pascarella della Flc Cgil ha rilasciato alcuni commenti sull’inizio del dialogo tra ministero dell’Istruzione e dell’Università sul tema delle abilitazioni. Parlando a OS TV, Pascarella ha confermato come effettivamente Patrizio Bianchi abbia aperto un confronto con Maria Cristina Messa circa il bando in futuro di eventuali percorsi volti alla formazione e all’abilitazione della professione docente. Una speranza per la scuola e un’occasione per migliaia di insegnanti per uscire dal limbo del precariato.

Un’importante opportunità

Il ministro Bianchi ha in mente diversi cambiamenti circa la tipologia di reclutamento docenti per il futuro. L’abilitazione all’insegnamento può simboleggiare una soluzione ad hoc per la lotta al precariato e per formare in maniera adeguata i futuri docenti. A causa dell’assenza annosa di percorsi specifici per l’ottenimento dell’abilitazione, molti insegnanti hanno intrapreso la strada degli studi all’estero con la speranza di farsi riconoscere il titolo acquisito anche nel nostro Paese. Da ricordare come quest’anno ci sono state immissioni in ruolo, seppur in numero abbastanza ridotto, anche da I fascia GPS, riservata agli insegnanti in possesso di abilitazione.

Si attendono intanto i nuovi concorsi

Anche i sindacati sono favorevoli circa l’espletamento di percorsi abilitanti al fine di superare il precariato, costruendo di conseguenza un nuovo piano di reclutamento dopo un’assenza che persiste dal lontano 2014 (anno in cui si svolse l’ultimo TFA). Intanto, si attendono le date ufficiali dei nuovi concorsi ordinari/straordinari volti all’assunzione di diverse decine di migliaia di docenti, che dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) dare un ulteriore scossone alla supplentite. Le prove dovrebbero essere espletate prima della fine del 2021.

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