Scuola, nuove regole per la quarantena: si attende l’ok per l’approvazione

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Si attende l’ok sull’approvazione del protocollo riguardante le nuove regole per la quarantena a scuola. La nuova normativa porterebbe significativi aggiornamenti rispetto all’attuale gestione di una classe in caso di presenza di uno o più individui positivi al Covid-19. Infatti, il nuovo protocollo ha come base una riduzione radicale della didattica a distanza. Il via libera è questione di giorni, se non di ore. A confermarlo è stato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa durante un suo intervento a a 24Mattino su Radio 24.

Scuola, le dichiarazioni di Andrea Costa

Nel suo intervento a 24Mattino, Andrea Costa ha parlato della nuova normativa circa il trattamento della quarantena a scuola: “Già tra oggi e domani sarà approvato il nuovo protocollo della scuola. Obiettivo è limitare al minimo la didattica a distanza, questo protocollo prevede diversi casi, quarantena per classe scatta solo dopo 3 casi”. In verità, Regioni, Istituto Superiore di Sanità e ministeri dell’Istruzione e della Salute hanno già stilato una bozza del documento includenti le nuove norme per “l’individuazione e la gestione dei contatti di casi Covid-19 in ambito scolastico”.

Via libera da parte del Garante della Privacy

Se in un primo momento il Garante della Privacy aveva chiesto alcune modifiche al documento, ora anche tale organo ha dato l’ok alla bozza relativa alle nuove disposizioni circa la quarantena nelle classi. Ma quali sono le novità più significative? Menzioniamo, in primis, la “sorveglianza con testing” nel caso di un unico positivo. Se invece in una classe venisse accertata la presenza di almeno tre positivi, allora in quel caso la quarantena riguarderebbe l’intera classe. Si valuta, intanto, un prolungamento dello stato di emergenza oltre il 31 dicembre.

Cosa dice la normativa vigente?

Secondo la normativa vigente, la quarantena scatta per tutta la classe anche nel caso di un solo individuo positivo. È prevista almeno una settimana di isolamento per i vaccinati, dieci giorni invece per i non vaccinati. Alla fine del periodo di quarantena bisognerà effettuare un tampone prima di essere riammessi in classe. La situazione però è più complessa di così se si pensa che a ogni Regione è stata data la libertà di decidere su come gestire la quarantena. Sono le varie aziende sanitarie a decidere come sia più opportuna gestire una quarantena.

Ipotesi obbligo vaccinale per gli insegnanti

Nel frattempo, nel corso di un’intervista al ‘Messaggero’, l’ex direttore esecutivo dell’Ema e consulente del commissario Francesco Figliuolo, Guido Rasi, ha parlato di insegnanti e vaccino A detta di Rasi, per agevolare la strada delle vaccinazioni sarebbe opportuno “estendere le obbligatorietà a tutte le persone che sono esposte al pubblico”. Questa estensione riguarderebbe anche i docenti, come precisato dallo stesso ex direttore esecutivo Ema, nel caso in cui “i numeri, nelle prossime settimane, dovessero dirci che è necessario”.

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