Test TFA Unicamillus, Tuzi (M5S): ‘Necessario fare chiarezza’

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del deputato del Movimento 5 Stelle Manuel Tuzi circa un’interrogazione parlamentare alla ministra dell’Università Messa a proposito delle presunte illiceità commesse durante il test per il TFA sostegno tenutosi presso l’Università Unicamillus.

Test TFA Unicamillus, Tuzi (M5S): depositata interrogazione alla ministra Messa, necessario fare chiarezza

ROMA, 11 nov – Il deputato del Movimento 5 Stelle Manuel Tuzi ha depositato un’interrogazione alla Ministra Messa sulle presunte illiceità commesse durante il test per il TFA sostegno tenutosi all’Università Unicamillus, dove ben 599 candidati su 1519 hanno ottenuto il voto massimo.

Il giorno 30 settembre si è tenuto il concorso per 250 posti bandito dall’UniCamillus finalizzato alla selezione dei candidati per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità della scuola secondaria di II grado.

L’UniCamillus ha comunicato “significative anomalie statistiche all’esito della prova”, dove 599 candidati su 1519 hanno ottenuto il voto massimo.

A fronte di tali anomalie, sia l’UniCamillus che la Selexi, la società esterna incaricata di formulare i quesiti per il test, hanno denunciato l’accaduto alla Procura.

Nonostante ciò, l’UniCamillus ha deciso di continuare la selezione, ammettendo con riserva alla prova successiva proprio i 599 candidati con il massimo del punteggio, con la possibilità anche di revocare successivamente i titoli.

“Sarà l’autorità giudiziaria a dover fare chiarezza sulla vicenda. In ogni caso, in situazioni del genere il test andrebbe rifatto da zero, hanno annullato concorsi per molto meno. Inoltre, come si apprende a mezzo stampa, sono sempre più numerosi i ricorsi dei partecipanti.” dichiara il Deputato del Movimento 5 Stelle Manuel Tuzi, che prosegue: “ho depositato un’interrogazione sul tema alla Ministra Messa per sapere quali misure prenderà il Ministero. E’ prioritario tutelare i concorsisti, sia quelli esclusi dalle successive prove che potrebbero essere danneggiati da tali anomalie e costretti a presentare ricorso sia quelli che sono stati ammessi con riserva. Non possiamo permetterci di formare e dare titoli a 250 persone per poi revocarli e lasciare scoperti 250 posti” conclude Tuzi depositario dell’interrogazione.

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