La MAD, o messa a disposizione, è la dichiarazione con cui si informa della propria disponibilità a svolgere ruoli di supplenza in una scuola. E’ utilizzata sia da aspiranti docenti, che da aspiranti ATA. Possono inviare la MAD solo i docenti che non risultino iscritti in nessuna graduatoria. Quest’anno (almeno fino alla data odierna) non è stata disposta nessuna deroga. Eppure è previsto che le chiamate da MAD possano essere molte. Come aumentare le proprie possibilità di essere chiamati per una supplenza?
Mad scuola: l’importanza della scelta della provincia
Un primo fattore importante per aumentare le proprie possibilità di ottenere una supplenza tramite MAD, è la scelta della provincia. Vi sono regioni d’Italia che offrono maggiori possibilità di supplenza, in quanto sono presenti più cattedre vacanti. Inoltre, anche la scelta della provincia ha la sua importanza. Ecco alcuni consigli per scegliere bene.
- La disponibilità più ampia di cattedre vacanti è in Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia-Giulia ed Emilia-Romagna.
- Nelle province del Nord, si hanno maggiori possibilità di convocazione, rispetto a quelle del Sud.
- Evitare di scegliere grandi province, come Roma o Milano, a meno che non si possieda una specializzazione specifica richiesta.
- Scegliere province medie o piccole, in quanto meno considerate dalla maggioranza dei candidati e quindi capaci di offrire per questo maggiori possibilità.
- Scegliere province con comuni raggiungibili difficilmente (di montagna o molto periferici), in quanto i meno gettonati.
Cosa inserire nella messa a disposizione
Oltre alla scelta della provincia con maggiori possibilità, anche i dati inseriti nella messa a disposizione possono aumentare le possibilità di ottenere una supplenza. Oltre ai classici dati anagrafici, è importante specificare i titoli di studio posseduti, diploma incluso. E soprattutto, le classi di concorso per le quali si può insegnare. Anche le esperienze lavorative precedenti possono essere valutate favorevolmente da un dirigente.