L’assegno unico familiare è un’agevolazione economica erogata per tutti coloro che hanno figli. Andrà a sostituire l’assegno temporaneo, sussidio transitorio, e tutte gli altri sostegni economici previsti fino a questo momento. Sarà sempre l’Inps ad occuparsi di questa nuova erogazione. Di seguito vediamo quanto prevede la bozza del Decreto attuativo in arrivo al Consiglio dei Ministri.
L’assegno unico: ecco cosa prevede la bozza
L’assegno unico è il nuovo sussidio erogato dall’Inps per le famiglie dei lavoratori con figli. L’importo cambia in base al numero di figli e in relazione all’Isee: andrà da un massimo di 175 euro a figlio ad un minimo di 85 euro per figli maggiorenni tra i 18 e i 21 anni.
In caso di figli maggiorenni, questi devono o essere iscritti ad un corso di laurea, formazione scolastica o professionale, svolgere tirocinio, risultare disoccupati o percepire un reddito inferiore agli 8mila euro.
La somma piena dell’assegno spetterà a chi presenta un Isee fino a 15 mila euro annui: oltre questa cifra man mano l’agevolazione cala progressivamente fino ad un minimo di 50 euro per chi ha un Isee oltre i 40 mila o per chi non lo comunica. In questo caso per i figli maggiorenni spetteranno 25 euro.
L’Inps erogherà l’assegno unico per ogni figlio a carico, per i nuovi nati a partire dal settimo mese di gravidanza e per i figli disabili: per quest’ultimi non ci sarà limite di età.
A chi va l’assegno
Si corrisponderà l’assegno unico al genitore che ne presenterà richiesta: dietro domanda di entrambi i genitori, lo si potrà erogare in pari misura ad ambedue. In caso di padre e madre separati e di affidamento esclusivo l’assegno spetta al genitore affidatario. Qualora ci fosse la nomina di un tutore, l’assegno “è riconosciuto nell’interesse esclusivo del tutelato”. Anche i figli una volta maggiorenni possono presentare la richiesta: in questo caso si corrisponderà la somma direttamente a loro.
Inoltre, pure i cittadini extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, di lavoro o di ricerca superiore a sei mesi possono presentare domanda. Requisiti indispensabili sono il domicilio ed il pagamento delle tasse in Italia.
Esempi di cifre spettanti
Una famiglia con Isee fino a 15mila euro riceverà un assegno unico così composto:
- 175 euro al mese con un figlio, 350 euro con due, 610 con tre, 970 euro con 4
- 30 euro al mese per ciascun figlio se entrambi i genitori lavorano: questa diminuisce con l’aumentare dell’Isee
- Altre 20 euro al mese a figlio in caso di mamme under 21, indipendentemente dall’Isee
Una famiglia che present un Isee superiore a 40 mila euro o non la presenta affatto percepirà un assegno in base a questo schema:
- 50 euro mensili con un figlio, 100 con due, 165 con tre, 330 con 4
- 20 euro a figlio in caso di mamma under 21
Le famiglie con figli disabili riceveranno una cifra in più in base alla disabilità certificata del figlio: 105 euro al mese in più in caso di non autosufficienza, 95 euro in caso di disabilità grave, 85 euro per disabilità media.