Modello 730: detrazioni a rischio con la riforma fiscale. Vediamo quali potrebbero essere eliminate e quali saranno mantenute. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
La riforma fiscale
Oltre alla riforma pensioni, il governo sta di fatto mettendo mano anche ad un altro importante comparto. Quello fiscale.
In pratica, con gli 8 miliardi messi a disposizione per ciascuno dei prossimi tre anni è previsto un ritocco del sistema, basato su quattro scaglioni di reddito per quattro aliquote, con innalzamento della no tax area fino a 10 mila euro e revisione delle detrazioni per inglobare il bonus Renzi da 100 euro.
Ciò significa, quindi, che in futuro molte delle 80 agevolazioni presenti sul modello 730 potrebbero essere eliminate.
Ma vediamo nel dettaglio quali potrebbero essere di fatto gli sconti a rischio e quali, invece, dovrebbero essere mantenuti anche nei prossimi anni.
Modello 730: le detrazioni a rischio
Come ben sappiamo, attualmente presentando la dichiarazione dei redditi con il modello 730 i contribuenti hanno la possibilità di beneficiare di una serie di detrazioni, deduzioni ed esenzioni in riferimento alle spese sostenute l’anno fiscale precedente a quello in cui si presenta la dichiarazione.
Ad oggi, di fatto, sono oltre 80 gli sconti di cui è possibile usufruire. Tuttavia, con la prossima riforma fiscale, ben 60 di essi potrebbero essere a rischio eliminazione.
Nello specifico, a non essere intaccate saranno:
- le spese sanitarie e farmaceutiche;
- quelle relative ai contributi previdenziali obbligatori e complementari, il cui tetto massimo dovrebbe restare pari a 5.164,57 euro;
- gli interessi passivi sui mutui per acquisto abitazione principale o per le spese di ristrutturazione edilizia;
- le spese veterinarie;
- le tasse scolastiche dei figli fiscalmente a carico.
Al contrario, potrebbero invece andare incontro ad un depennamento le spese per l’asilo nido e molte delle erogazioni liberali come, ad esempio, quelle destinate alle società sportive dilettantistiche e agli enti di arte e cultura.
A rischio anche le erogazioni liberali per gli istituti scolastici, le spese sanitarie per disabili e quelle per il mantenimento di cani guida dei non vedenti.