Sciopero generale della scuola previsto per venerdì 10 dicembre. Lo hanno annunciato le organizzazioni sindacali Flc-Cgil, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda in occasione della conferenza stampa indetta oggi, mercoledì 24 novembre.
Sciopero generale della scuola il 10 dicembre
Il segretario della Flc-Cgil, Francesco Sinopoli, ha sottolineato come l’incontro di conciliazione ci sia stato ma non ci sono state le condizioni per conciliare: ‘I punti che noi abbiamo posto sono tutti punti contenuti già nel Patto per l’istruzione‘. Ci si riferisce, in modo particolare, alla Manovra finanziaria, al rinnovo del contratto e alle risorse da mettere a disposizione per la scuola.
Sinopoli (Flc-Cgil): ‘Sciopero 10 dicembre, un segnale per la scuola e per il Paese’
Sinopoli ha rimarcato il fatto che il governo abbia fatto ‘la scelta di disinvestire sulla scuola pubblica confermando la tendenza che va avanti da 15 anni. Una legge di bilancio che prevede investimenti per 33 miliardi. Dopo due anni di retorica ci troviamo di fronte a una situazione chiara. C’è un divario significativo tra le retribuzioni della scuola e i dipendenti pubblici così come in base ai dati Ocse. Il divario di circa 350 euro va colmato, ci aspettavamo dei segnali.
Secondo il segretario della Flc-Cgil ‘il governo ha fatto una scelta molto precisa sulla scuola, quella di disinvestire, confermando la tendenza che va avanti da almeno 15 anni ma che adesso suona ancora più assurda dopo 2 anni di pandemia. Il governo non vuole investire sul personale della scuola. C’è un divario significativo tra la retribuzione della scuola e quella di altri settori pubblici‘.
Sinopoli, inoltre, ha sottolineato come lo sciopero proclamato per la giornata del 10 dicembre non debba essere considerata come l’ultima iniziativa di lotta ma la prima: una mobilitazione che dev’essere un segnale per la scuola e per il Paese.
Uil Scuola, Turi: ‘Incapacità politica del ministro Bianchi’
Anche il segretario di Uil Scuola, Pino Turi, ha attaccato duramente il governo, oltre a parlare di evidente incapacità politica del ministro Bianchi.
Come riporta Orizzonte Scuola, Turi parla di ‘scelta profondamente sbagliata a cui si aggiunge un modo di precedere inedito: per dare risorse al sistema scuola bisogna dire, non solo che chi li prende li merita, con dedizione, ma anche che gli altri sono degli inetti ed è giusto non dargli nulla. Fuori dalla narrazione delle risorse miliardarie dei fondi del Recovery che non sfiorano nemmeno il personale, tocca al Ministro Bianchi non solo tutelare gli interessi della scuola pubblica italiana, ma anche l’integrità morale dei lavoratori peggio pagati d’Europa, e ora anche denigrati dalle tecnocrazie ministeriali’.
Le dichiarazioni di Elvira Serafini (Snals)
Elvira Serafini, segretario Snals, ha rimarcato il fatto che non vi sia alcuna volontà di dare risposte ai problemi della scuola. Ora la trattativa non è più con il Ministero dell’Istruzione ma con la presidenza del Consiglio. Per tale motivo, viene invocata una convocazione urgente da parte del premier Draghi: ‘Siamo pronti a sedere al tavolo delle trattative’.
In merito all’aumento degli stipendi, Elvira Serafini ha sottolineato come fosse stato proposto ‘un allineamento per poter arrivare a quelli che sono i 300 euro che sono la differenza tra il personale docente e i funzionari della Pubblica amministrazione. Invece ciò che speravamo non c’è e anzi vengono poi stanziati 240 milioni di euro utili a premiare la ‘dedizione’: è assurdo tutto questo perché l’insegnamento va non premiato per la dedizione, perché non c’è la dedizione di alcuni e di altri no. Chiediamo che questa terminologia venga eliminata, anche perché la premialità non va da nessuna parte. Tutti lavorano e lavorano con costanza’.
Il video integrale della conferenza stampa è disponibile sul sito della Flc-Cgil (http://www.flcgil.it/).