Formazione docenti, il Ministero cambia rotta anche sul tema inclusione?

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Formazione docenti, il Ministero dell’Istruzione ha incontrato le sigle sindacali Cisl Scuola e Anief in merito alla questione riguardante la formazione docenti: non erano presenti al confronto Flc-Cgil, Uil, Snals e Gilda, vista la rottura delle relazioni con il ministro Bianchi, annunciata nei giorni scorsi. Il Ministero potrebbe cambiare direzione per quanto riguarda la formazione dei docenti: questo aspetto è emerso al termine dell’incontro.

Formazione docenti, il Ministero dell’Istruzione pubblicherà a breve una Nota specifica

Il Ministero dell’Istruzione pubblicherà nei prossimi giorni una Nota che conterrà le indicazioni riguardanti le attività relative alla formazione dei docenti e la distribuzione dei 10 milioni di euro nel territorio nazionale. La questione della formazione dei docenti è centrale, anche alla luce di quanto indicato nella Legge di Bilancio con le 25 ore formative obbligatorie per gli insegnanti (precari compresi) che prestano servizio in classi dove sono presenti alunni con disabilità.

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La segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, ne ha parlato con Orizzonte Scuola al termine dell’incontro: ‘Sulla base di quanto esposto dal Ministero – ha spiegato la leader sindacale – abbiamo illustrato le nostre richieste: prima di tutto abbiamo chiesto di rafforzare il vincolo di delibera collegiale su tutti gli argomenti inseriti nel Piano di formazione, compresa l’inclusione’.

Il Ministero dovrà pronunciarsi in merito

La richiesta dei sindacati è quella della non imposizione al personale oltre al fatto che le attività di formazione siano deliberate esclusivamente dagli organi collegiali: questo vale, naturalmente, anche e soprattutto per la formazione relativa all’inclusione.

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Nei giorni scorsi, la segretaria generale di Snals-Confsal, Elvira Serafini, aveva ribadito il concetto: ‘La formazione obbligatoria richiede la preventiva delibera collegiale e deve prevedere in ogni caso, come confermato dalla Corte europea, la sua assimilazione alla prestazione lavorativa e come tale da considerare come orario di servizio con tutti gli effetti conseguenti. Il Ministero non può restare in silenzio di fronte ai pronunciamenti degli organi di giustizia.’

Il Ministero dell’Istruzione ha preso atto delle richieste sindacali e si riserva di prendere una decisione in merito. Maddalena Gissi, tra l’altro, ha aggiunto di aver chiesto di conoscere dettagliatamente le economie riguardanti la carta del docente, ‘sottolineando la necessità di investire eventuali residui per il personale precario neo immesso nei ruoli’ oltre a ribadire la volontà di ‘conoscere l’utilizzo delle risorse e dei temi scelti per la formazione dalle scuole e dalle reti’.

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