Istruzione domiciliare, sarebbe ormai pronto il Decreto del Ministero dell’Istruzione che permetterà ai docenti di sostegno di recarsi presso il domicilio degli studenti con PEI qualora fossero impossibilitati ad andare a scuola. Nei giorni scorsi si era tenuto l’incontro di informativa con i sindacati sullo stesso Decreto riguardante le modalità di svolgimento del servizio in istruzione domiciliare dei docenti di sostegno, ai sensi dell’art. 16 c. 2 bis del Dlgs 66/2017. All’incontro erano presenti Cisl Scuola e Anief. La bozza del Decreto è stata illustrata dalla Dirigente dell’Ufficio IV della Direzione dello Studente, dott.ssa Clelia Caiazza. Il Ministero dell’Istruzione dovrà apporre gli ultimi dettagli nelle prossime ore: vediamo che cosa cambierà con il nuovo Decreto.
Docenti di sostegno e istruzione domiciliare, pronto il nuovo Decreto del ministro Bianchi
Secondo le anticipazioni pubblicate da ‘Orizzonte Scuola’, le scuole avranno la possibilità, in collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali, gli Enti locali e le ASL di individuare azioni mirate per studenti certificati con legge 104, impossibilitati a frequentare la scuola per un periodo superiore ai 30 giorni di lezione anche non continuativi.
Tale richiesta dovrà essere inoltrata dalla famiglia dello studente ed accompagnata da certificazione medica: la scuola sarà chiamata ad indicare i docenti coinvolti nel progetto oltre alle ore previste e gli ambiti disciplinari. In buona sostanza, i docenti di sostegno potranno recarsi presso l’abitazione dello studente per svolgere le ore di servizio relative al progetto di istruzione domiciliare.
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Cisl Scuola, nel commentare l’incontro di informativa, ha parlato di un Decreto piuttosto sintetico (solamente 4 articoli): il sindacato ha chiesto che il testo venga modificato. In particolar modo, la Cisl Scuola chiede che l’adesione al progetto di istruzione domiciliare resti volontaria da parte del docente di sostegno, come avviene per tutti i docenti di classe e come per tutte le azioni di istruzione domiciliare.
Cisl Scuola chiede che la bozza del Decreto venga modificata
Inoltre, il sindacato ha chiesto al Ministero dell’Istruzione che il servizio di istruzione domiciliare si svolga anche per l’insegnante di sostegno, come per tutti i docenti ed in coerenza con la natura progettuale, in orario aggiuntivo, oltre alla possibilità di ricorrere ai finanziamenti già previsti per l’istruzione domiciliare.
Il sindacato ha evidenziato, inoltre, ‘una chiara intromissione in materie la cui disciplina deve essere definita in sede contrattuale’.
Infatti, mentre all’articolo 1 si afferma che il progetto elaborato dal consiglio di classe o dal team docenti debba indicare il numero dei docenti coinvolti e gli ambiti disciplinari, all’articolo 3 si prevede solo per i docenti di sostegno, e come obbligo, la prestazione di servizio presso il domicilio dell’alunno. Pur trattandosi di un’attività non ordinaria e di natura progettuale, spiega Cisl Scuola, l’istruzione domiciliare deve essere svolta dai docenti di sostegno in orario di servizio ordinario.
Il sindacato guidato da Maddalena Gissi mette, infine, in evidenza due aspetti: il primo riguarda la negazione della contitolarità della classe del docente di sostegno (tanto che può non essere presente con la classe durante lo svolgimento delle lezioni); il secondo rappresentato da una sorta di evidente “delega” al docente di sostegno dell’intervento didattico con l’alunno con disabilità in istruzione domiciliare.
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