Mario Draghi
Mario Draghi

La possibilità di un obbligo vaccinale per tutti i lavoratori non è più così irreale. Come sappiamo, dal 15 dicembre il vaccino anti Covid diventa obbligatorio per docenti e Ata, personale sanitario e forze dell’ordine. Ma non è certo che questo sia sufficiente. In un articolo di oggi, La Repubblica afferma che se a gennaio l’RT non dovesse scendere, non si può escludere che il governo Draghi valuti l’estensione dell’obbligo per tutti i lavoratori.

Obbligo vaccinale per chi lavora: ipotesi che potrebbe diventare concreta

Mentre prima era un tabù, l’obbligo vaccinale è diventato una realtà prima per alcuni, e non si esclude lo diventi per altri. Naturalmente, l’obbligo è limitato alla possibilità di lavorare per un periodo di tempo. Perché l’unica conseguenza per chi non si vaccina è la sospensione dal lavoro senza stipendio (non il licenziamento). Adesso, dopo la decisione tedesca che avvicina l’obbligo vaccinale in mezza Europa, il governo si prepara a valutare la questione.

Molto dipenderà dall’andamento dell’Rt da qui a gennaio 2022. Se l’Europa dice sì a questa possibilità e la Germania aderisce, ci si prepara ad un effetto domino.

Infatti, è di ieri la notizia di quanto affermato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “Fino a due o tre anni fa non lo avrei mai pensato. Ma è tempo di discutere sull’obbligo vaccinale“.

Cosa dirà l’opinione pubblica?

Se l’obbligo di vaccino verrà introdotto, il rischio resta sempre quello della spaccatura all’interno dell’opinione pubblica. Nel nostro sondaggio, limitato al personale scolastico, sebbene la maggioranza fosse contraria, oltre il 40% si è detto favorevole all’obbligo.

Adesso tutto è rimandato a gennaio e dipenderà da quello che succederà durante le festività natalizie.