Il senatore della Lega, Mario Pittoni
Il senatore della Lega, Mario Pittoni

Percorsi formativi abilitanti all’insegnamento e specializzazione sostegno, il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, senatore Mario Pittoni, ha indicato quattro buoni motivi per cui è importante che venga approvato l’emendamento alla legge di Bilancio che sblocca le abilitazioni all’insegnamento e la specializzazione sul sostegno.

PAS, Mario Pittoni: ‘Per 4 ragioni vanno sbloccate le abilitazioni all’insegnamento e la specializzazione sul sostegno’

‘Sono quattro le ragioni – ha esordito il vicepresidente della Commissione Cultura al Senato, Mario Pittoni – per cui è importante approvare l’emendamento alla legge di Bilancio che sblocca percorsi formativi abilitanti all’insegnamento e specializzazione sostegno. 

In primo luogo, non ha controindicazioni; è cioè in linea con la normativa europea e non interferisce con i provvedimenti in vigore. In secondo luogo, interessa più di mezzo milione di persone prevedendo la riattivazione, rendendoli strutturali, dei percorsi formativi abilitanti (vedi PAS 2013) per i docenti confinati nella seconda fascia delle graduatorie per le supplenze e l’accesso diretto ai corsi di specializzazione sul sostegno per chi ha tre anni di esperienza specifica sul campo (attualmente oltre un docente di sostegno su tre non è specializzato). 

Non comporta poi spese aggiuntive per lo Stato; anzi – prosegue il senatore Pittoni – il PAS farebbe risparmiare il costo di eventuali concorsi per l’abilitazione (peraltro non in linea con la normativa europea che invece chiede corsi ‘formativi’) e in generale li alleggerirebbe, visto che a renderli quasi ingestibili è proprio l’abnorme numero di iscritti, non essendoci in Italia altra possibilità per provare ad abilitarsi.

Infine – conclude il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega – è ora di prendere coscienza della gravità della situazione: i concorsi sono già in ritardo di anni principalmente per i numeri troppo elevati, che si ridurrebbero significativamente con l’intervento delle università cui per legge vanno affidati i corsi accademici per l’abilitazione’.Â