Scuola, la settimana prima di Natale potrebbe rivelarsi particolarmente difficile per quanto riguarda lo svolgimento delle lezioni. Il quotidiano ‘Il Messaggero’ di oggi, domenica 12 dicembre 2021, sottolinea il rischio, per molte scuole, di ritrovarsi senza docenti in cattedra (e senza supplenti). Dal 15 dicembre, infatti, entra in vigore ufficialmente l’obbligo vaccinale per il personale scolastico con una serie di problematiche ad esso connesse.
Scuola, settimana pre natalizia che si preannuncia problematica
Secondo le ultime stime del Ministero dell’Istruzione, il 6 per cento del personale scolastico non ha fatto nemmeno la prima dose: tra insegnanti e personale ATA, a conti fatti, si tratta di circa 60mila lavoratori. Alcuni di questi, comunque, sono esentati dal vaccino per motivi di salute. Gli Uffici Scolastici Regionali, secondo quanto riporta ‘Il Messaggero’, parlano di un’assenza di 3 persone, in media, per ogni scuola, tra docenti e bidelli. Si tratta, comunque, di una media perché se alcune scuole non avranno particolari problemi, in altre si potrebbe arrivare anche a dieci assenze.
Assenze personale scolastico, difficilissimo trovare supplenti
Occorre, comunque, considerare che chiamare un docente per un incarico di supplenza, sotto Natale, è da considerarsi come un’impresa titanica. ‘Il Messaggero’ ha riportato le parole di Valeria Sentili, preside dell’Istituto Comprensivo ‘Francesca Morvillo’ di Roma: ‘Nella mia scuola – ha spiegato la dirigente scolastica – credo che siano 10 i non vaccinati, su un totale di 150 tra docenti, bidelli e personale impiegato nelle segreterie. Non conto di trovare supplenti da qui a Natale, perché c’è la paura dei contagi e delle quarantene.
Negli ultimi giorni ho trovato solo una mad, una messa a disposizione, quindi non proviene dalle graduatorie tradizionali. Tra i non vaccinati c’è chi prende tempo per capire e decidere cosa fare, magari ha dei dubbi su patologie non ancora certificate e decide di mettersi in aspettativa non retribuita o in congedo. C’è anche chi si mette in malattia e, con pochi giorni, prende tempo fino a gennaio. Tra questi c’è chi deciderà di vaccinarsi – ha concluso la preside – da me è accaduto’.Â
Aumentano i contagi ma il ministro Bianchi parla di scuola come ‘ambiente tutelato’
La prossima settimana, dunque, rischia di diventare caotica in molte scuole tra personale non vaccinato e l’impossibilità di reperire supplenti proprio a motivo del costante aumento dei contagi. Mentre a San Marino le scuole inizieranno a chiudere (a scaglioni) dal 18 dicembre prossimo, il ministro all’istruzione, Patrizio Bianchi, non sembra intenzionato ad autorizzare un anticipo della pausa natalizia.
“A tutt’oggi la scuola è l’ambiente più tutelato” – queste le parole del ministro al programma di Rai Radio1 “Zapping”. “L’ultima rilevazione – ha aggiunto il ministro – vede come contagiati lo 0,4% di tutti gli studenti. I contagi sotto controllo” perché “il tasso di vaccinazioni è molto alto. Tra i ragazzi di età compresa tra i 16 e i 19 anni va oltre l’85%. Le quarantene sono solo al 2,1% della popolazione studentesca. La situazione sarà sempre più sotto controllo vaccinando gli studenti di età compresa tra i 5 e i 12 anni”.
Mentre lo scorso anno, alle regioni venne consentito di chiudere gli istituti autonomamente (vedi Campania e Puglia), quest’anno, invece, non sarà possibile fare altrettanto: gli enti locali possono valutare la chiusura di un plesso, qualora fossero riscontrati troppi casi, oppure delle scuole di una zona con un alto numero di contagi, ma non la chiusura assoluta degli istituti.
Il ministro Bianchi parla dello 0,4 per cento di contagi all’interno delle classi, difendendo l’efficacia del protocollo anti Covid. La situazione, però, potrebbe cambiare nelle prossime settimane.