Insegnare una lingua straniera ai bambini: come e quando cominciare. Ecco alcuni utili consigli per intraprendere questo percorso formativo. Cosa c’è da sapere.
Come insegnare una lingua straniera ai bambini
Al giorno d’oggi, conoscere una o più lingue straniere è quanto mai fondamentale per affrontare in futuro il mondo del lavoro e non solo.
Ed è proprio per questo motivo che sempre più spesso le lingue cominciano ad essere studiate fin dalla tenera età.
Ma come è possibile, di fatto, avvicinare i più piccoli a questo percorso formativo? Cerchiamo di scoprirlo subito. Ecco alcuni utili consigli per insegnare una lingua straniera ai bambini:
- studiare giocando: è fondamentale avvicinare i giovani studenti alle lingue straniere presentandole sotto forma di gioco. Così facendo, il bambino acquisirà regole e vocaboli divertendosi;
- guardare i cartoni animati: il bambino in questo caso svolge un’attività ludica che ama, imparando progressivamente anche una lingua straniera;
- fare conversazione: è il sistema più facile e tradizionale, ma anche il più efficacie;
- leggere insieme fiabe e recitare canzoni e filastrocche: aiuta la memoria e ad acquisire un elevato numero di parole.
Non bisogna, infine, dimenticare che attualmente a venirci in aiuto come forme di supporto possono inoltre essere anche i dispositivi tecnologici. L’importante è non esagerare.
L’età giusta per cominciare
Come per tante altre discipline, non esiste un’età giusta per avvicinare i bambini allo studio di una lingua straniera. Tutto dipende, in primo luogo, dagli interessi del bambino stesso e dalle sue capacità di apprendimento.
Tuttavia, secondo alcuni recenti studi è possibile cominciare ad insegnare una lingua ai più piccoli già prima dei 3 anni, anche se è dai 3 ai 6 che si svolge la parte più considerevole del lavoro.
In ogni caso, però, è sempre fondamentale adottare strumenti didattici adeguati all’età degli studenti e alle loro esigenze.
In tenera età sarà, per esempio, sufficiente iniziare a parlare al bambino in una seconda lingua di tanto in tanto. Più avanti, invece, si potranno finalmente mettere in pratica vere e proprie strategie di apprendimento.
